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Alvini: «Giusto scegliere la Cremonese»
Alvini: «Giusto scegliere la Cremonese»

L’ex mister della Cremonese Alvini ha parlato in intervista del suo difficile momento di carriera e del passato in grigiorosso

Massimiliano Alvini non è certo ben ricordato a Cremona, visti i mesi decisamente poco esaltanti vissuti dalla squadra in Serie A sotto la sua gestione. Ma dall’esonero in grigiorosso, arrivato a gennaio 2023, la carriera dell’ex Perugia non è più ripartita. L’avventura con lo Spezia si è rivelata un disastro probabilmente peggiore di quello visto sulla panchina della Cremo, tanto che gli aquilotti hanno rischiato a lungo la doppia retrocessione dalla massima alla terza serie. A novembre, quindi, nuovo esonero e da allora Alvini è senza squadra. Intervenuto durante la trasmissione La Fiera del Calcio su Twitch, il mister toscano ha raccontato il difficile momento professionale: «Sto vivendo un periodo di forte delusione. Non è bello quando arrivi da lontano e all’improvviso hai battute d’arresto. Certe situazioni, come un esonero, non sono così facili per chi vive molto emotivamente la sua professione. Da questi periodi si cerca di migliorare per farsi trovare pronti in futuro: ho tanta voglia di ripartire, lasciandomi il passato alle spalle».

CREMONESE – L’ex tecnico della Regia si è soffermato, ovviamente, anche sul passato a Cremona, senza però rimpiangere la scelta che lo ha portato all’ombra del Torrazzo: «Quando ti arriva una possibilità come la Cremo e c’è l’opportunità di andare in Serie A, la prendi in considerazione. Io ancora oggi, alla luce della forza di quella società, reputo quella scelta sicuramente positiva. Ce la giocammo con tutte, solo gli episodi ci hanno condannato. Quest’anno con lo Spezia, invece, potevo fare una scelta meno affrettata. Ma d’altro canto un allenatore deve essere bravo a buttarsi dentro certe storie».

FUTURO – Il nativo di Fucecchio, nonostante i risultati negativi, guarda con ottimismo il futuro, a testa alta, in cerca di una squadra da cui ripartire: «Per chi viene dalla gavetta come me, su una carriera di 801 panchine e con tante vittorie nelle categorie minori, si guarda solo agli ultimo periodo negativo e ti prendi l’etichetta di tecnico che non fa risultati. Poi magari esce fuori un ex calciatore, vince quattro gare di A e viene considerato un top. Io guarderei nel mezzo. Il mio obiettivo è tornare in Serie A passando per la B, l’unico campionato che non ho vinto». Infine, Alvini non chiude la porta ad un’eventuale pista estera: «Uno dei miei più grandi errori è aver studiato poco l’inglese, ciò mi ha messo in difficoltà nei primi mesi a Cremona, un deficit che ammetto sinceramente, visti i tanti stranieri arrivati. Fino a quel momento pensavo di non averne bisogno, è stata una leggerezza. Adesso, con gli opportuni aggiornamenti fatti in questi 5 mesi fermo, penso di poter accogliere tale opportunità qualora si presentasse».

Michele Iondini

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