Tanti auguri ad Andrea Tentoni, “il più forte centravanti d’Italia se si gioca in contropiede” [cit. Simoni], che oggi compie 55 anni
Eroe degli anni d’oro, MVP nella partita più importante della storia grigiorossa a Wembley. Si tratta di Andrea Tentoni, colui che è entrato nella leggenda grazie a quattro annate ottime dal 1992 al 1996 alla Cremonese. Oggi compie 55 anni ed è doveroso ricordarlo.
BRUTTO ANATRACCOLO – Nel 1992 Tentoni arriva alla Cremonese in B. Gigi Simoni giunge sotto il Torrazzo dopo un ottimo secondo posto in C2 a Carrara. Quel campionato lo vinse la Vis Pesaro di Attardi trascinata dalle reti di Pazzaglia e Tentoni. Quest’ultimo colpì positivamente il nuovo mister grigiorosso che decise di portarlo con sé, tra lo scetticismo generale. Infatti quel 23enne sgraziato e poco bello da vedere era all’esordio in B e, soprattutto, doveva sostituire in campo e nel cuore dei tifosi l’idolo Chiorri.
CIGNO – Ma Gigi Simoni ci vide lungo. Saranno 16 in totale le marcature stagionali con un secondo posto che porterà la Cremonese in A dopo un anno di purgatorio. Ma non succede solo quello. Infatti il 27 marzo 1993 i grigiorossi conquistano l’Anglo-Italiano vincendo 3-1 contro il Derby County. Tentoni segna un gol (avrebbe potuto farne un altro se solo Florijancic l’avesse servito) e viene premiato come miglior giocatore della partita. La definitiva consacrazione è giunta, Tentoni è pronto per la A.
MASSIMA SERIE – Cambia la categoria ma Tentoni rimane una certezza. Anche in A è fenomenale segnando contro Napoli, Roma, Lazio e persino nel super 4-0 nel derby contro il Piacenza. Con Dezotti fa faville e finisce nel mirino delle grandi nonché ad un passo dalla nazionale. Simoni dice che è «il più forte centravanti d’Italia se si gioca in contropiede» e sembra che una nuova stella sia nata. Purtroppo tra la varicella e vari problemi fisici non riuscirà ad esplodere e dopo la retrocessione del ’96 passa al Piacenza, squadra nella quale deluderà.
La carriera di Tentoni finisce a soli 31 anni, nel 2000, a Rimini, là dove era iniziata. Il figlio ha seguito le sue orme e giocava in C ad Alessandria dopo aver fatto la trafila delle giovanili dell’Atalanta, squadra detentrice del cartellino. Chissà che un giorno non venga alla Cremonese, squadra in cui suo padre è stato un idolo e in cui sarà ricordato sempre.