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Arvedi: «Difficoltà prevedibili, ma stiamo maturando consapevolezza»
Arvedi: «Difficoltà prevedibili, ma stiamo maturando consapevolezza»

Il Cavaliere Arvedi alla Gazzetta dello Sport: «Constatare l’attaccamento così forte dei tifosi nonostante la classifica è motivo d’orgoglio»

In occasione del 120esimo compleanno della US Cremonese, il Cavaliere Arvedi ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport: «Il calcio in Italia può avere un’inestimabile funzione sociale. Servono esempi positivi di sportività, tolleranza, amore per il gioco e generosità. La Cremonese, con i suoi pregi e difetti, cerca di ispirarsi a questa idea. Forse un po’ romantica, ma sempre attenta a comunicare positività e sportività».

BILANCIO – Quando gli viene chiesto se è soddisfatto del suo impegno per la società grigiorossa, il Cavaliere spiega: «Per carattere e formazione cerco sempre di migliorare ciò che faccio, a partire da me stesso. Se soddisfazione significa accomodarsi sugli allori, allora non fa per me. Se soddisfatto significa tracciare un bilancio positivo di quanto fatto fin qui allora lo sono, naturalmente con ampio margine di miglioramento. E penso al futuro con razionalità». Nonostante le tante difficoltà, i tifosi della Cremo stanno supportando al massimo la squadra: «La scorsa stagione, con il ritorno in Serie A, abbiamo realizzato un sogno per l’intera città. Vedere i tifosi felici ed esultare con loro è stata una gioia immensa. Constatare il loro attaccamento anche in una stagione avara di risultati è motivo d’orgoglio. Una piccola vittoria morale di cui dare atto».

PAGATO IL SALTO – Arvedi racconta le difficoltà avute nel passare dalla Serie B alla Serie A: «Era prevedibile che dal punto di vista sportivo avremmo pagato questo salto, la Serie A è davvero un mondo completamente diverso rispetto a quelli conosciuti da noi negli ultimi decenni. Oggi però stiamo maturando una consapevolezza che ci aiuterà ad affrontare meglio le sfide che abbiamo di fronte». Intanto ad aprile la Cremo si gioca l’accesso in finale di Coppa Italia: «La semifinale di Coppa Italia è un traguardo storico e ambito, che ci riempie di orgoglio e speranza. Il nostro desiderio continuare nell’avventura per regalare un altro sogno ai nostri tifosi».

IL LEGAME CON CREMONA – Il Patron ha anche approfondito il rapporto tra la Cremonese e la città: «Non vedo separatezza tra Cremona e la Cremonese: sono elementi inscindibili di un’unica realtà, sia nei momenti esaltanti della vittoria che in quelli tristi della sconfitta. La Cremo è un elemento identitario della nostra comunità locale, elemento trasversale che coinvolge sia chi viene allo stadio che chi resta a casa»

Lorenzo Coelli

Redattore e Social Media Manager

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