Mister Ballardini alla vigilia di Udinese-Cremonese: «La squadra sta bene, non sono convocati solo Chiriches e Ciofani»
Non c’è due senza tre, o almeno si spera. Dopo aver vinto contro Sampdoria ed Empoli, la Cremonese è chiamata ad una difficile trasferta in casa dell’Udinese, in programma alle ore 15 di domenica 23 aprile. Alla vigilia della gara il tecnico grigiorosso Davide Ballardini ha presentato la sfida in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni.
Domani una sfida importante per dare continuità. Come ha lavorato la squadra in settimana?
«Per me è importante fare una bella partita, la prestazione. La continuità per me è questa, essere presenti in maniera costante con attenzione e determinazione. Da quelle basi lì viene fuori tutto il resto. La squadra mi sembra stia bene, poi magari la domenica arrivano risposte diverse o nell’ultimo allenamento sei poco soddisfatto e poi vedi una grande partita… In generale i ragazzi stanno bene».
Cosa avete visto negli occhi dei ragazzi in questa settimana? Con il giusto atteggiamento si possono superare i limiti tecnici rispetto alle avversarie.
«Per me deve essere chiaro che la consapevolezza arriva dalla squadra. Se come squadra vedi che ci sei, ognuno è sostenuto dall’attenzione e dal carattere di ognuno, poi ciascuno di noi prende forza e coraggio. Per me è quello che devi ricercare costantemente: il legame, l’unità di gruppo, che deve esserci. Altre squadre hanno qualcosa in più, ma noi possiamo essere competitivi se siamo attenti e determinati, e così riesci a esaltare i propri pregi».
L’Udinese viene da un periodo complicato, come interpreta questo dato?
«È un momento pericolosissimo per chi affronta l’Udinese, parliamo di una squadra attrezzata e molto forte. Dopo una prima parte di campionato grandissima hanno avuto un calo, ma noi per esempio abbiamo giocato contro l’Empoli reduce da un pareggio a San Siro e Zanetti ha detto che noi eravamo più motivati di loro. Qui può succedere questo: sono arrabbiati e motivati, è una difficoltà ulteriore incontrare l’Udinese in questo momento».
Contro l’Empoli i terzini hanno lavorato con attenzione.
«Giocando con la difesa a quattro il primo compito che hai è quello di fare bene la fase difensiva, poi è chiaro che da terzino devi anche sostenere quella offensiva, ma in certe situazioni puoi attaccare come abbiamo fatto noi. Abbiamo giocatori sugli esterni, Sernicola, Ghiglione, Quagliata e Valeri che hanno gamba e facilità nel raggiungere il fondo, ma hanno anche doveri diversi».
Finale di campionato in cui si gioca ogni tre giorni. Come si affronta questo periodo?
«Noi ad oggi abbiamo visto che tutta la rosa è coinvolta, quando i ragazzi entrano in campo vediamo che l’impegno è totale e l’attenzione è massima, da parte nostra è vero che ci sono tante partite ravvicinate, ma sin qui chi ha giocato ha sempre dato il meglio di sé e più o meno abbiamo fatto ruotare un po’ tutti. Squadre senza motivazioni? Quando una squadra è decima vuole arrivare nona, chi è undicesimo vuole arrivare decimo… Non ci sono squadre scariche, anzi magari trovi squadre belle serene che giocano meglio, in quanto spensierate».
Secondo lei si sta formando un gruppo importante in vista della prossima stagione, con un progetto chiaro?
«Credo proprio di sì, ma come dico dal mio arrivo abbiamo a che fare con un gruppo di ragazzi sani e seri, con delle qualità e prospettiva. Il gruppo è mediamente giovane e interessante, hanno voglia di crescere e migliorare. Sono buone basi per creare un futuro».
Domani pensa a rinforzare le fasce per contrastare gli esterni dell’Udinese?
«È fondamentale. L’Udinese è forte un po’ dappertutto perché hanno qualità e fisico in tutti i reparti, ma è vero che sugli esterni loro ti mettono in grande difficoltà, così come sul cambio gioco. Bisognerà essere bravi a prenderli da subito, farli giocare in maniera sporca dall’inizio e poi magari riuscire a limitare la palla che verrà giocata agli esterni. Dovremo essere bravi ad accorciarli, altrimenti la fatica si moltiplica».
Tsadjout è reduce da dieci partite consecutive da titolare. In cosa lo ha visto migliorare e su cosa deve lavorare?
«Per me lui deve essere più bravo ad attaccare la porta, perché l’attaccante deve farsi trovare più vicino alla porta per avere più occasioni. Un altro aspetto è l’abilità nella gestione delle palla in certe situazioni in cui non hai tanto spazio. Lui poi è un ragazzo bravissimo, si impegna ed è molto attento in quello che fa, è sempre molto proattivo in allenamento e sono tutti aspetti che certamente migliorerà, in allenamento e in partita. Noi cambiamo spesso formazione perché avendo 25-26 giocatori molto presenti e disponibili il rendimento è sempre molto alto».
Come sta Ciofani? Lo abbiamo visto allenarsi con la maschera, può giocare?
«Dove sono sempre stato, ogni giorno si fa un report in cui si dice chi si è allenato o meno. Ciofani ieri non si è allenato per un attacco influenzale terribile, comunque con la maschera si trova molto meglio, ma ovviamente non è convocabile causa influenza».
Il centrocampo dell’Udinese è molto strutturato, ma meno dinamico rispetto ad altre squadre.
«Loro sono bravissimi con la palla, hanno grande consapevolezza. Lovric e Samardzic sono giocatori che trovi al limite dell’area e quando la palla è sulle fasce attaccano bene la porta, per me la loro qualità straordinaria è la qualità che hanno con la palla a livello individuale. Quando stanno bene se la giocano contro i centrocampisti di squadre molto importanti. Probabilmente non hanno un giocatore così dinamico come potrebbe essere Pickel, hanno altre caratteristiche”
Meité ha detto che preferisce gli assist ai gol, ma a volte servirebbero i secondi
«Lui ha abilità e un gran tiro, quindi dovrebbe provarci, anche se quando sta bene corre tanto e non attacca spesso senza la palla».
Se le avessero detto, al suo arrivo, che la Cremonese oggi sarebbe stata in questa posizione, cosa avrebbe pensato?
«Siamo arrivati in una situazione chiara, abbiamo fatto 12 partite e io le buone sensazioni che avevo da fuori guardando la squadra le ho confermate. È difficile rispondere col senno di poi, ma le buone sensazioni si sono rivelate corrette perché vedo una squadra che in allenamento mostra voglia, partecipazione e serietà. Basi straordinarie per creare qualcosa di veramente serio. Ogni giorno bisogna pretendere il massimo da te stesso, dagli altri e dall’ambiente. Sapete bene che se ad un bambino si dicono dieci cose buone e poi una parolaccia, lui ricorda solo la parolaccia. Anche qui è così, bisogna richiedere il massimo ogni giorno».
Gli indisponibili?
«Ciofani e Chiriches, poi abbiamo avuto per 2-3 giorni chi si è allenato a parte. Ieri Felix per una ginocchiata, poi Pickel per un paio di giorni, Lochoshvili ha saltato due giorni dopo la partita con l’Empoli per la botta che aveva rimediato».
Fonte: dai nostri inviati al Centro Arvedi Lorenzo Coelli e Andrea Ferrari
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