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Ballardini: «In B serve avere il fuoco dentro. Vogliamo essere imprevedibili»
Ballardini: «In B serve avere il fuoco dentro. Vogliamo essere imprevedibili»

Mister Ballardini alla vigilia di Cremonese-Bari: «Pugliesi ambiziosi e solidi, ma vogliamo far bene. In Serie B conta l’attegiamento»

Il viaggio della Cremonese prosegue ancora allo stadio Zini, stavolta contro il Bari. Ad una settimana di distanza dallo 0-0 contro il Catanzaro, i grigiorossi ospitano i Galletti di Mignani, anch’essi reduci da un pareggio casalingo. Alla vigilia della gara il tecnico grigiorosso Davide Ballardini ha risposto alle domande della stampa locale in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni.

Domani arriva il Bari, che l’anno scorso ha sfiorato la Serie A e nonostante i tanti cambi ha fatto acquisti importanti. Che partita sarà?
«È vero, è una squadra che l’anno scorso per un minuto ha perso la Serie A e quest’anno ha dato via giocatori importanti, acquistandone di altrettanto importanti e di qualità. In dieci contro undici meritavano di fare gol contro il Palermo, ho visto la gara e potevano fargli male. Si conoscono, hanno vinto la C con Mignani e chi vince poi spesso risulta molto competitivo in Serie B e quest’anno vogliono confermarsi per quanto fatto quest’estate. Mi pare una squadra ambiziosa, ma noi dobbiamo pensare a fare bene le nostre cose. Il Bari è forte e competitivo, noi vogliamo esserlo altrettanto»

Tsadjout è ancora indisponibile? Se sì, vedremo in campo Vazquez centravanti oppure Ciofani?
«Fino ad oggi ci siamo presentati in campo con il 4-3-3 o col 4-2-3-1, ma a me non piacciono queste cose, preferisco allenare i principi. Le due opzioni sono queste, Vazquez centravanti oppure un centravanti e lui dietro. Confermo che Tsadjout ha provato anche stamattina ad esserci, ma non è disponibile»

Gli altri giocatori in odore di mercato non saranno convocati? Il Bari è diverso rispetto al Catanzaro, come cambierà l’approccio?
«Anche loro sono bravisimi nella concentrazione difensiva, stringono molto il campo perché giocano con 4 difensori e tre centrocampisti. Se la palla è in mezzo sono stretti, se è sul lato sono aggressivi. Sono una squadra molto più imprevedibile, un po’ come cerchiamo di essere noi. Lo dico perché domani affrontiamo una squadra così, il nostro obiettivo è essere solidi e imprevedibili, ma anche equilibrati e compatti dando meno riferimenti possibile agli avversari in fase offensiva. Il Bari è compatto in fase difensiva e attacca con i terzini che sono quasi ali, le mezze ali e le due punte, giocano quel tipo di calcio lì»

I terzini hanno cercato tanti cross in area contro il Catanzaro, ma in area è mancata la conclusione dell’azione. Come si risolve questa situazione?
«Ci sono cross e cross, quelli dal fondo e in velocità non lasciano il tempo ai difensori di mettersi a difesa della porta. Dalla trequarti invece permetti agli avversari di sistemarsi con la linea difensiva e i centrocampisti avversari, è più difficile. Se si va al cross bisogna arrivare velocemente sulla linea di fondo per non dare il tempo ai difensori di schierarsi. Il 20% dei nostri cross sono pericolosi, ma non abbiamo sfruttato bene i palloni in area, e l’altro 80% è stato di facile lettura per i difensori avversari. Contro il Catanzaro abbiamo dato la sensazione di essere molto prevedibili e fragili, perché ci scoprivamo. Dobbiamo diventare solidi e imprevedibili, vogliamo migliorare tanto sotto questo aspetto»

Abbiamo visto tante partite in cui la squadra ha mostrato un alto tasso tecnico a metà campo e un po’ di leziosità negli ultimi metri. Se la Sampdoria dovesse vincere stasera andrebbe a sei punti, sentirebbe un po’ la pressione?
«Alla Cremonese, per me, deve interessare poco la classifica. Alla Cremonese deve interessare di fare bene ogni partita, poi è chiaro che oltre ad essere competitivo (e la Cremonese lo è)… Ma il Benevento aveva 20 giocatori competitivi in Serie B, la Spal, il Brescia e il Perugia anche, e sapete che fine hanno fatto l’anno scorso. Non prendiamoci in giro, la qualità della rosa è importante, ma è ancora più importante tutto il resto: atteggiamento, umiltà, fare squadra… Ripeto che 15-18 giocatori in Serie B tutti li hanno competitivi. La Sampdoria può anche vincerle tutte, buon per loro… A noi interessa il nostro spirito»

Felix è più propositivo in queste prime uscite. Che sensazioni le dà e che margini di miglioramento ha?
«Le qualità sono importanti, dopo la differenza la fa lo spessore che hai. Nel suo caso l’educazione e la disciplina, oltre al comportamento in campo, sono importanti. Io ne ho visti tanti di ragazzi con qualità così importanti, ma se non hai quello spessore… Devi mettere a frutto tutte le buonissime qualità che hai, significa capire quando devi puntare l’avversario, quando smarcarti, come difendere, quando passarla. Se capisci cosa fare in ogni momento della partita sei un giocatore importante, ma se non hai capacità di lettura perché una volta indovini e quella dopo no, allora il problema c’è»

Collocolo, Bertolacci e Abrego possono giocare insieme in un centrocampo a tre?
«Sono tre centrocampisti che si completano, perché magari uno ha forza e interdizione, capacità di inserimento come Abrego, Collocolo ha fisicità, gamba forte, strappo e inserimento. Bertolacci è un giocatore che non strappa, ma con la palla è bravo e ha giocate che magari gli altri non hanno. A parer mio possono giocare bene insieme»

Tanti impegni ravvicinati, già con il Bari pensa al turnover o ci penserà mercoledì pre Ternana?
«No, pensiamo solo a schierare la formazione migliore così come faremo contro la Ternana. Si ragiona di partita in partita, pensiamo a quella di domani e poi ci sarà il resto»

Che ne pensa del palo di Felix contro il Catanzaro?
«L’ha colpita in maniera bella e piena, lì 8-9 volte su 10 fai gol quando la prendi così… Si è fatto trovare davanti al difensore e ha fatto un bel movimento da attaccante, l’aspetto positivo è quello»

Cosa le piace in particolare di questa Cremonese?
«Che abbiamo tutti ragazzi seri e disciplinati, quello che si deve migliorare molto è il senso della squadra. Col mercato aperto ci sono un po’ troppe distrazioni, questi movimenti non aiutano. Noi abbiamo il vantaggio di avere ragazzi seri e disponibili. In Serie B devi fare squadra e avere il fuoco che ti spinge a fare le prestazioni necessarie, se non c’è allora c’è un problema perché non esalti le tue qualità»


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Lorenzo Coelli

Redattore e Social Media Manager

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