Mister Pecchia per la prima volta torna a Cremona da avversario: è nella storia grigiorossa per quella straordinaria promozione in A
Per sempre devoti a mister Fabio Pecchia. È vero, ha scelto di andarsene nel momento più bello, ma anche tanti altri allenatori hanno fatto questa scelta: lasciare da vincenti, piuttosto che macchiare i bei ricordi con un percorso che non avrebbe dato quasi con certezza le stesse soddisfazioni. Oppure, semplicemente, aveva capito che l’estate precedente alla Serie A sarebbe stata molto complicata per i grigiorossi, che avrebbero dovuto rifondare di fatto un intero gruppo. Domenica 1° ottobre ci sarà Cremonese-Parma e per la prima volta Pecchia sarà avversario dei grigiorossi dopo quella straordinaria e storica impresa.
VOGLIA MATTA DI A – Pecchia ha forgiato una squadra magari non imbattibile, ma che stava bene insieme. Anche con qualche scelta che, inizialmente, tifosi e addetti ai lavori non capiva (ad esempio, Strizzolo esterno alto a sinistra o Gaetano davanti alla difesa). Supportato dal direttore Giacchetta e dal consigliere strategico Braida, l’allenatore di Formia ha compiuto qualcosa che rimarrà negli annali: la Cremo non era stata assemblata per approdare in Serie A. Quantomeno non così alla svelta. Eppure, mattoncino dopo mattoncino, ha costruito un percorso strepitoso. Anche quando il sogno sembrava svanire, i ragazzi hanno avuto il merito di crederci fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata della regular season. Forse è stato meglio così, perché altrimenti quel 6 maggio 2022 non ci sarebbe mai stato.
LE CHIAVI – Tanti i segreti di quel successo straordinario quanto impensabile, almeno all’inizio. Come detto, il gruppo è sempre alla base di tutto: una squadra in larga parte giovane e ambiziosa, unita all’esperienza di alcuni elementi (Ciofani e Bianchetti su tutti) che hanno spinto fino all’ultimo. La Cremo ha saputo rialzarsi in ogni occasione: ricordiamo con dispiacere il 3-0 secco di Pisa, piuttosto che le sconfitte esterne di Frosinone o di Crotone, passando per il clamoroso 0-1 con l’Ascoli quando tutto sembrava apparecchiato per la promozione allo Zini. Pecchia ha tenuto le fila egregiamente, infatti arriviamo all’importanza del mister: apprezzato dal gruppo, ha scelto un 4-2-3-1 dinamico, moderno ed estremamente efficace. Sotto la sua guida sono esplosi Carnesecchi, Okoli, Sernicola, Gaetano, Fagioli, Zanimacchia, Baez e altri ancora. Un gioco votato all’attacco che a Cremona non si vedeva da molto tempo.
RITORNO – Dopo Cremona, Pecchia ha scelto Parma e ha scelto ancora la Serie B per ripetere l’impresa. Con una squadra, sulla carta, probabilmente più forte. Al primo tentativo non è riuscito a confermarsi, si è dovuto arrendere nel corso dei playoff. Ha cominciato molto meglio la stagione in corso, in cui – per un fortuito (anche se non troppo) caso del destino – si giocherà la promozione diretta proprio con la “sua” Cremonese, quella che – e vorrei ben vedere – gli è rimasta nel cuore. Sul campo avversari, fuori dal campo amici per sempre: Pecchia domenica torna a Cremona e merita l’ovazione dei suoi ex tifosi. E pensare che, quando sostituì Bisoli, molti (noi compresi, giusto ammetterlo) storcevano il naso. Fa parte della storia della Cremonese e allo Zini sarà sempre il benvenuto per aver riportato la Serie A a Cremona dopo 26 lunghissimi anni.