
Il ventunesimo episodio di “C’era una volta…” è dedicato a Claudio Bencina, centrocampista protagonista della Cremo degli anni ’80.
Claudio Bencina è uno fra gli assoluti protagonisti della storia grigiorossa. Una parabola da calciatore risalente agli anni ’80 fino a quel miracolo in panchina insieme all’amico di sempre, Mario Montorfano, ne hanno fatto uno degli eroi della Cremonese.
L’APPRODO A CREMONA – Bencina nasce a Trieste il 26 dicembre 1956. Dopo un inizio nelle giovanili del Torino, il giocatore passa per Udine, Verona e Palermo prima di approdare, nell’estate del 1981, sotto la confortante ombra del Torrazzo. A Cremona, Bencina vive gli anni migliori della sua carriera. Il calciatore si innamora della città e dei suoi tifosi cucendosi per sempre addosso i colori grigiorossi. Visione di gioco superiore e carisma da vendere, il centrocampista triestino si rivelerà un acquisto azzeccatissimo. Per anni Bencina sarà il cervello e il metronomo di una Cremonese che, dopo oltre cinquant’anni ritroverà, anche se per poco, le gioie della Serie A.
UNA VITA PER LA CREMO – Il primo anno del giocatore veneto è abbastanza positivo, tranne per un infortunio che coincide con un appannamento generale della squadra allenata da Vincenzi. Il 1982/83 è l’anno degli spareggi con Catania e Como, ma l’anno seguente la squadra allenata da Mondonico centra la promozione. In città è festa grande e Bencina è stato uno dei protagonisti assoluti della grande cavalcata. Nell’estate del 1988 Claudio lascia Cremona per accasarsi al Venezia, ma la sua carriera e la sua vita resteranno indissolubilmente legate ai nostri colori. Durante i sette anni di militanza in grigiorosso, Bencina colleziona 231 presenze e segna 8 reti, ma soprattutto rifiuta numerose offerte giunte da diverse squadra diventando il capitano della Cremo e diventando uno dei calciatori più amati dal popolo grigiorosso. Il giocatore si affeziona a Cremona e la lascerà soltanto dopo molti campionati. Prima di appendere le scarpe al chiodo, il giocatore torna a “svernare” a Soresina e a San Giovanni in Croce fino al definitivo addio al calcio. Una volta presa la decisione di iniziare la carriera da allenatore, la Cremo non si lascia sfuggire l’occasione e lo chiama all’ovile consegnandogli le chiavi di diverse squadre del settore giovanile. Ecco che però, durante un grande momento di difficoltà della Cremo, Bencina viene chiamato al grande salto.
L’ESPERIENZA IN PANCHINA – L’estate del 2001 è la più drammatica di tutta la storia grigiorossa, è la stagione della Cremo formata all’ultimo momento dal grande cuore del compianto Erminio Favalli e la dirigenza promuove sulla panchina grigiorossa l’accoppiata Montorfano-Bencina. I due, legati fra loro da una stupenda amicizia, sono qualcosa in più di due semplici allenatori. Prima di prendere una decisione i due tecnici ci pensano su mille volte, trattano i propri giocatori nel modo più corretto possibile riuscendo a estrapolare il meglio da un gruppo di ragazzini trovatosi da un momento all’altro nel mondo del professionismo. In quella stagione i due riuscirono a salvare una squadra giovanissima e probabilmente non all’altezza della categoria ingoiando anche parecchi rospi amari. Bencina, infatti, prese anche alcuni schiaffoni per “colpa” di una squadra che non riusciva a decollare. Il mister non risponde alle provocazioni e continua imperterrito sulla sua strada conscio del risultato finale a cui ambisce. E alla fine Cremona tira un sospiro di sollievo per una salvezza insperata. Al termine della stagione i due si fanno da parte e tornano a ricoprire i rispettivi ruoli nelle giovanili.
Trentuno anni fa, Claudio Bencina si è innamorato di Cremona e da quel momento ha deciso di non volersi più staccare dai colori che rappresentano la nostra (ma anche la sua) città. Dal 1981 Bencina si è messo a servizio della Cremonese con grande professionalità e signorilità senza deludere mai. Il suo è un amore vero e spassionato ma, soprattutto, il suo sarà un amore eterno.