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Coda aggiorna ancora i suoi numeri mostruosi con la Cremonese
Coda aggiorna ancora i suoi numeri mostruosi con la Cremonese

Coda continua a risultare decisivo, ma per favore: non dite che la Cremonese è Coda-dipendente. C’è una squadra (forte) dietro

Un bottino da 5 gol in 5 partite tutti decisivi, che hanno portato 8 dei 10 punti totali in classifica. Chi credeva che il ritorno di Massimo Coda alla Cremonese dopo 12 anni fosse la più classica delle minestre riscaldate, si sbagliava di grosso. Anzi, deve proprio recitare un mea culpa infinito, senza soluzione di continuità. Coda è una garanzia per la Serie B e sta dimostrando, partita dopo partita, di saper sempre come muoversi, dove posizionarsi, quando calciare a rete, quando è meglio fornire un assist, quando inserirsi in area. Tempi corretti in ogni giocata e un quantitativo di palle gol create micidiale, che a Cremona – in riferimento a un singolo calciatore – non si vedeva da tempo.

AA – Coda è già il secondo miglior marcatore dell’attuale Serie B, dietro a Casiraghi del Sudtirol (fermo a 6 gol). Erano anni che a Cremona mancava un bomber da cifre simili, in realtà bastava ricontattare l’attaccante classe ’88 che – come avevamo detto al momento della sua ufficialità ad agosto – con la Cremonese aveva un conto in sospeso. Proprio così, perché in grigiorosso aveva sofferto per la mancata promozione in Serie B all’ultimo, in quel triste pomeriggio di Varese del giugno 2010. Tanti anni dopo, Coda lotterà con la stessa maglia per un’altra promozione, quella in Serie A. I suoi gol sono serviti per scacciare gli incubi di alcune possibili sconfitte (come a Reggio Emilia) o per evitare bruschi pareggi (vedi Terni). E se ora la squadra gira, ne vedremo delle belle.

NON SIAMO CODA-DIPENDENTI – Per favore, non dite che siamo Coda-dipendenti. La Cremonese, in quel di Cosenza, ha dimostrato di essere molto di più: alla seconda con Stroppa in panchina, i grigiorossi hanno creato tante occasioni, hanno giocato da squadra. Coda è il finalizzatore, nel senso che segna perché… è stato acquistato per quello. In alcune circostanze Coda con giocate individuali ha salvato la faccia alla Cremo, ma al San Vito-Marulla no. Le tante manovre organizzate dai ragazzi di Stroppa hanno fornito palle giocabili al bomber di Cava de’ Tirreni, il quale ha mantenuto le aspettative. Come sempre, tempo d’inserimento perfetto sull’assist di Sernicola per anticipare Micai quel poco che bastava per insaccare alle sue spalle il pallone. È tutto bellissimo: godiamoci Coda e godiamoci questa Cremo, ora che comincia a carburare.

Andrea Ferrari

Caporedattore, Content Manager e Social Media Manager

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