Il Cosenza, dopo un avvio brillante, ha perso terreno. Mister Caserta è stato più volte in bilico. Intanto il mercato regala i primi colpi
La Cremonese, dopo l’amara sconfitta in Coppa Italia, a Roma, e qualche meritato giorno di riposo, è tornata ad allenarsi in settimana per preparare il ritorno allo Zini, programmato per domenica 14 gennaio alle 16.15. I grigiorossi attendono il Cosenza, squadra partita benissimo in campionato e contro la quale Stroppa aveva trovato la prima, sofferta vittoria in trasferta sulla panchina della Cremo. Il momento dei Lupi è ora diametralmente opposto: caduta libera in classifica e mister Caserta perennemente sulla graticola. I primi colpi in entrata dal mercato potrebbero non bastare all’ex Juve Stabia per salvare la panchina e i rossoblù.
PASSIONE PLAYOUT – Il Cosenza sta facendo di tutto per raggiungere gli amati playout, che sarebbero i terzi consecutivi, come spinto da un attrazione fatale per il rischio. I lupi erano partiti alla grande: 19 punti nelle prime 13 giornate. Una salvezza tranquilla era alla portata, senza più la sofferenza estrema che aveva caratterizzato le precedenti annate dei rossoblù. Poi qualcosa deve essere andato storto, perché il Cosenza è tornato alle solite vecchie abitudini, risucchiato verso le zone calde della classifica. Dall’ultima vittoria, datata 11 novembre, 2-0 interno alla Reggiana, i ragazzi di Caserta hanno raccolto solo 2 punti in 6 gare, terminando il girone d’andata a 21 punti. Una lunghezza di distanza dal Lecco, che occupa il 16° posto, il primo valido per gli spareggi salvezza. Altro dato negativo: il Cosenza non segna da 5 trasferte consecutive. Il tecnico ex Juve Stabia è stato aspramente criticato e in Calabria molti ne invocano la cacciata.
COLPI SALVEZZA – Ma la società ha sempre rimandato la decisione, e con il mercato invernale sembra intenzionata a procurare al proprio mister tutti i mezzi per togliersi dai guai. I 9 gol subiti nelle ultime 6 hanno spinto il club a puntellare la difesa: erano stati sondati i nomi di Ullmann del Venezia, Capradossi dello Spezia, accostato anche alla Cremo, e Camporese del Feralpi. Alla fine è stato quest’ultimo a tornare al Marulla, dove aveva già giocato nel 2022. A centrocampo, chiuso l’arrivo di Frabotta dal Bari, che sta tentando, per ora invano, di portare Florenzi in Puglia. Piace molto anche Kouan del Perugia. Possibile la partenza di Francesco Forte, cercato dal Pisa, e fin qui poco incisivo. Ma la permanenza dello squalo potrebbe essere fondamentale per i rossoblù, funestati dai pochi gol segnati: soli 19 in 19 giornate, e solamente due da inizio dicembre.
LA PROBABILE – Stando a fonti locali, potrebbe essere che Caserta ricerchi la scossa necessaria alla sua squadra in un cambio di modulo, passando ad dal 3-5-2 ad un 4-3-3, che dia più opzioni offensive. In porta titolarissimo Micai, alle spalle del rientrante Cimino, di Fontanarosa e Venturi centrali, data la probabile assenza di Sgarbi, che ha lavorato a parte nell’ultimo allenamento, e di D’Orazio a sinistra. Il neo arrivato Frabotta partirà dalla panchina, avendo svolto solo un allenamento con la squadra. Stesso discorso per Camporese. A centrocampo Florenzi, Zuccon e Calò, con Viviani e Praszelik sull’attenti. Il tridente offensivo, vista la mancanza di Forte, che non si è allenato presumibilmente a causa delle voci di mercato, sarà composto da Marras, Tutino e Canotto, appena recuperato. Il giovane Crespi, in prestito dalla Lazio e il buon Simone Mazzocchi saranno le armi a gara in corso.