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Cremo, con Caracciolo occasione persa
Cremo, con Caracciolo occasione persa

Quando un anno fa la Cremonese acquistava Caracciolo, eravamo certi potesse diventare il centrale di riferimento per le 2-3 stagioni successive

Un anno fa la Cremonese vinceva contro il Palermo 2-0 allo Stadio Zini, fornendo una delle migliori prove della stagione. Mister Rastelli aveva proposto i grigiorossi a quattro dietro, poi dal mercato arrivò Antonio Aldo Caracciolo, che già fu sotto l’ombra del Torrazzo qualche anno prima. Tutti ci domandavamo come mai questo innesto di spessore per la categoria, un giocatore che fino al 2018 con il Verona era titolare in Serie A. Inizialmente, infatti, con la Cremo partì dietro nelle gerarchie rispetto a Claiton e Terranova, fino a quando fu varata la difesa a cinque (o a tre che dir si voglia), mantenuta dal tecnico campano fino al match contro il Venezia del 18 gennaio. Nella stagione scorsa diede enormi garanzie, tanto che il terzetto composto da Caracciolo, Claiton e Terranova fu uno dei migliori a livello europeo.

AMORE GIÀ FINITO – A pensarci bene, per la Cremonese perdere Caracciolo dopo solamente 12 mesi si tratta di un’occasione persa. Probabilmente è stato lo stesso difensore a chiedere la cessione, avendo avuto la conferma di un ritorno della difesa a quattro da parte di Rastelli, ma in ogni caso resta un grosso peccato perdere un difensore che, fin dall’ufficialità del suo ritorno in grigiorosso, avevamo ritenuto perfetto in vista del futuro. Sì, a dispetto di Terranova e Claiton, di qualche anno più “anziani”, poteva diventare il centrale di riferimento per la Cremo per almeno 2-3 stagioni. Invece, come con Soddimo, è già addio al Torrazzo: un amore dunque non sbocciato, al di là delle situazioni tattiche. Venerdì la Cremonese e Caracciolo si ritroveranno nuovamente, ma da avversari: il classe ’90 ha scelto Pisa, piazza in cui sarà senza ombra di dubbio il titolare nella retroguardia messa in campo da mister D’Angelo.

Redazione

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