A pochi giorni dal debutto in campionato, una Cremonese a due facce avanza in Coppa Italia. Ora occorre risolvere alcune questioni di mercato
È stata una vittoria sofferta ma pur sempre una vittoria. Il passaggio del turno in Coppa Italia dà fiducia dalla Cremonese in vista della prima giornata di Serie B, anche se è stata più dura del previsto avere la meglio sul Crotone dell’ex Lamberto Zauli, che invece farà la Serie C. La Coppa in pieno agosto dà agli allenatori le ultime indicazioni per affrontare al meglio il debutto di campionato e anche questa volta è stato così, anche se pesano molto le ultime scelte di mercato in via di definizione: il forfait di Okereke scombina certamente qualche piano, la prolungata assenza di Valeri non fa bene all’ambiente. Anche nella conferenza prepartita mister Ballardini è stato chiarissimo: «Il gruppo è troppo folto e le motivazioni si disperdono».
LE SCELTE – La Cremonese è scesa in campo con il 4-3-3 preannunciato, con un solo cambio rispetto alle previsioni: Okereke ha scelto di non partecipare al match, al suo posto Afena-Gyan. L’ex Roma sarà tra i migliori in campo, ma l’assenza di Okereke pesa e non poco sugli equilibri della squadra: da tempo sappiamo che avrebbe voluto proseguire in A, ma dopo che è stato scelto dall’inizio in ogni amichevole, anche nell’ultima col Genoa, non era più così scontato che finisse fuori dai radar, anche perché il debutto in B era ed è vicinissimo. Sarr tra i pali, Quagliata (ormai preferito a Valeri) terzino sinistro, Sernicola a destra e coppia Bianchetti-Lochoshvili centrali; Castagnetti play, affiancato da Bertolacci e Collocolo. Zanimacchia esterno alto a destra, Felix a sinistra e Vazquez in mezzo.
CREMO FUMOSA – Il Crotone dimostra una migliore condizione, anche se il campionato di C partirà a inizio settembre: Zauli schiera una squadra corta e ben organizzata, con esterni rapidi e un trequartista – Rojas – molto bravo tra le linee. Dopo una manciata di minuti i rossoblù sono già in vantaggio: lancio lungo verso Tumminello, Quagliata non tiene bene la linea e l’attaccante indisturbato batte Sarr. La Cremo, che già era partita così così, accusa il colpo e, complici anche caldo asfissiante e gambe pesanti, arriva sempre dopo sul pallone, perde molti contrasti, perde possessi banali. Il centrocampo non gira: Castagnetti fa il suo, vero, ma i nuovi Collocolo-Bertolacci, da cui ci si aspetta moltissimo, si fanno notare davvero poco. Anche quando lasciano il ruolo di mezzala per stare a turno molto vicini a Vazquez. Ecco, Vazquez: la mente della Cremo, già dal debutto. È lui che rimette le cose a posto con un tacco delizioso per Sernicola, il quale crossa molto bene per Afena-Gyan che di testa pareggia.
L’ALTRA FACCIA – Ballardini capisce che occorre una prima punta di ruolo e inserisce Tsadjout all’intervallo, anche se sorprende la scelta di togliere dal campo Castagnetti e non uno tra Bertolacci e Collocolo. Eppure, anche se i due si posizionano in linea mediana, nei primi 15-20 minuti della ripresa sono molto più nel vivo del gioco, proponendosi in fase offensiva come da loro caratteristiche. Meglio così, perché Collocolo fermo davanti alla difesa può far bene ma non è propriamente il suo. Esce anche un affannato Lochoshvili, forse un po’ distratto, per lasciare il posto a Ravanelli. Il Crotone cala, la Cremo prende tanto campo: improvvisamente i grigiorossi assediano la difesa avversaria, con Vazquez che, leggermente arretrato, va a nozze coi compagni, imbeccandoli con palle geniali a destra e a sinistra. Peccato che Afena-Gyan sprechi una gran palla gol, così come Tsadjout che spara addosso a Dini. Il portiere è decisivo anche sull’incornata di Bianchetti. Buonaiuto e Milanese danno maggiore freschezza, ma la squadra è stanca e la partita viaggia verso il pareggio. Tra l’altro al 90′ il Var toglie un gol (a nostro parere regolare) a Buonaiuto per un precedente fallo di Sernicola su Bove.
VAZQUEZ DECISIVO – Il copione nei supplementari non cambia: il Crotone non è mai pericoloso, infatti Sarr nemmeno si sporca i guanti; la Cremo è sospinta dalla Curva Sud alla ricerca del gol del vantaggio, ma tolto qualche guizzo di Buonaiuto e un destro secco a lato di Sekulov c’è poco altro. Quel “poco altro” è sempre lui, Franco Vazquez, già decisivo il 14 agosto: Tsadjout gli serve un pallone perfetto in piena area rossoblù, finta a disorientare il diretto marcatore con tocco magico, mancino dritto in rete sotto la Sud. Il 2-1 è una liberazione, poi il tris a firma di Charles Pickel, entrato nel secondo supplementare proprio per contribuire al possesso grigiorosso. Con fatica, la Cremonese conquista il passaggio ai sedicesimi di finale.
La sensazione è che la rosa sia adatta per un buon campionato di Serie B, ma a così pochi giorni dal debutto preoccupa il discorso legato alle uscite: Valeri e Okereke sembrerebbero prossimi all’addio, Brambilla è appena arrivato ma non entra nelle rotazioni, Pickel è in dubbio, Gondo e Acella potrebbero andarsene. E restano alcune voci su Aiwu. Per il bene del gruppo e della Cremonese, è importante che – a eventuali cessioni di uomini titolari nelle ultime settimane di mercato – corrispondano altrettanti acquisti adeguati.