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Cremo, il pagellone dei portieri: delusione Alfonso, sorpresa Volpe
Cremo, il pagellone dei portieri: delusione Alfonso, sorpresa Volpe

Puntuali come la sosta invernale, ecco i voti ai giocatori della Cremo dopo un girone quasi completo. Si parte dai portieri: Alfonso, Volpe e Zaccagno

Potremmo dire che non è stato il girone che ci aspettavamo, oppure è stato esattamente il girone che ci aspettavamo. La seconda Cremo di Bisoli è lontana parente della prima: poco reattiva, raramente pericolosa, con il grosso problema del gol. A girone d’andata quasi completato la classifica non mente: i grigiorossi sono in piena lotta retrocessione, a due sole lunghezze dall’ultimo posto. Nel ritorno servirà un deciso cambio di marcia per raggiungere la salvezza. Nel frattempo, diamo i voti ai giocatori per queste prime 17 giornate: si parte con i portieri.


ENRICO ALFONSO, voto 5.5
Il sostituto di Michael Agazzi, ritiratosi durante lo scorso lockdown, è un cavallo di ritorno: Alfonso aveva già vestito il grigiorosso per due stagioni, tra il 2011 e il 2013. Dopo la promozione da protagonista di due anni fa con il Brescia ci si aspettava di più da un portiere di carisma ed esperienza. Non commette mai gravi errori ma trasmette poca sicurezza alla squadra; quando subisce gol dà sempre l’impressione di non aver fatto il massimo. La sua titolarità dura poco, dopo qualche incertezza Bisoli gli preferisce Volpe.

GIACOMO VOLPE, voto 6.5
Se in due anni passa da terzo a primo portiere evidentemente qualche qualità il ragazzo ce l’ha. Quando Bisoli lo chiama in campo, lui risponde presente. Tirando le somme si ricordano di più le grandi parate (eccezionale quella di Empoli) che gli errori (uno solo grosso, quello contro la Reggina). Con la giusta fiducia e un po’ più di esperienza può diventare il portiere del futuro.

ANDREA ZACCAGNO, voto 6
Nell’esasperato turnover di Bisoli trova posto anche Zaccagno, arrivato in estate per completare il reparto dei portieri dopo l’imprevista cessione di Ravaglia. Titolare nell’ultima partita giocata (la sconfitta contro il ChievoVerona per 2-0) causa un rigore senza avere troppe colpe. Si dimostra sicuro tra i pali e nelle uscite, cosa non facile per chi non gioca una partita ufficiale da più di un anno.

Nicola Guarneri

Direttore Responsabile

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