La Cremonese ha collezionato 5 sconfitte nelle prime 13 partite: lo scorso anno, nella gestione Ballardini-Stroppa, erano soltanto 3

Quella contro il Mantova è stata per la Cremonese la quinta sconfitta stagionale nelle prime tredici partite di questo campionato di Serie B. Numeri sicuramente poco confortanti e oseremmo dire da metà classifica. Che l’avvio di stagione della Cremonese non fosse in linea con gli standard previsti (o quantomeno sognati) non è di certo una novità. Tuttavia, quello che stupisce è come non ci sia stato ancora un cambio di marcia a livello caratteriale, oltre che tecnico-tattico. La Cremonese fatica a dominare il gioco e sembra sempre essere in balia del pressing avversario. Difficilmente, infatti, si è vista una Cremonese che è riuscita ad imporre il proprio gioco e condurre l’andamento delle gare. Eppure, anche nei primi mesi dello scorso anno questi erano i principali scetticismi. Quali sono le maggiori differenze rispetto alla passata stagione?

IL BILANCIO – Lo scorso anno, dopo tredici giornate, la Cremonese aveva collezionato 22 punti, frutto di 6 vittorie e 4 pareggi. Questo significa che il numero delle sconfitte era di 3, due in meno dell’attuale stagione. In quel caso il distacco dalle prime posizioni era abbordabile: in testa c’era il Parma con 29 punti e al secondo posto il Venezia con 27. Oggi, questo distacco sembra qualcosa ai limiti dell’impossibile visto che il gap da Pisa e Sassuolo recita 12 e 10. Per il resto i numeri sono abbastanza simili. Corini nelle sue prime 5 partite ha collezionato gli stessi punti di Stroppa (7) e il livello delle squadre affrontate nell’arco delle tredici partite è abbastanza simile. Quello che più preoccupa quindi è il gioco espresso dalla squadra, apparsa orfana di una propria identità. Ora la sosta nazionali e poi un ciclo di partite nel quale la Cremonese dovrà necessariamente collezionare vittorie.