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Cremonese, mancano ancora 90 secondi a mezzanotte
Cremonese, mancano ancora 90 secondi a mezzanotte

L’orologio della promozione della Cremonese non si sposta dopo la vittoria di Bari contro una squadra in profonda crisi

Il Doomsday Clock (l’orologio dell’apocalisse) è un’idea nata nel lontano 1947 da un gruppo di studiosi che escogitò la metafora dell’orologio per indicare il tempo che mancava alla fine del mondo, causata dalle conseguenze della stupidità umana. Partito dalle 23.53 nel periodo della guerra fredda, l’orologio è progredito fino alle 23.58:30 nel 2023, orario confermato anche per il 2024. In mezzo ai conflitti europei e mediorientali non è bastato lo (scarso) impegno a livello globale nel combattere il cambiamento climatico per far arretrare le lancette. In modo analogo l’orologio della promozione della Cremonese non è cambiato dopo la vittoria del San Nicola. Ben vengano i tre punti, ma servirà tutt’altra squadra per centrare il bersaglio grosso.

TURNOVER – La sconfitta contro la FeralpiSalò non deve essere andata giù a Stroppa che contro il Bari pesca a piene mani dalla panchina. Davanti a Jungdal stringe i denti Antov, uscito dolorante lunedì scorso. Lochoshvili sostituisce l’infortunato Bianchetti e completa la linea difensiva con capitan Ravanelli. A sinistra c’è ancora Sernicola mentre a destra tocca a Ghiglione rimpiazzare Zanimacchia. In mezzo chance per Majer davanti alla difesa, ai suoi lati Collocolo e Johnsen. La sorpresa più grande è nel reparto avanzato: insieme a Vazquez non c’è Coda bensì Tsadjout.

SUBITO GOL – I dubbi sull’ampio turnover effettuato da Stroppa non fanno in tempo a palesarsi che la Cremonese è già avanti. Merito di un’azione caparbia di Tsadjout e di un Sernicola sempre al posto giusto che con il suo cross causa l’autogol dello sfortunato Maiello. La reazione del Bari viene tenuta a bada in qualche maniera, grazie anche a un gran volo di Jungdal sul tiro di Diaw. Passata la paura i grigiorossi si trovano nella situazione ideale, avanti di un gol in trasferta contro una squadra che ha evidenti problemi di autostima.

SENZA AFFONDARE – Tante volte abbiamo giustificato la scarsa vena realizzativa della Cremonese con l’atteggiamento delle squadre avversarie, spesso rinunciatario. Alibi che non può valere contro il Bari, finito subito sotto nel punteggio. I grigiorossi avrebbero qualità e capacità per chiudere subito la gara e invece finiscono vittime dei soliti difetti. Il gran possesso palla produce poco, le occasioni non sono nitide e i tiri in porta poco pericolosi, nonostante Tsadjout si sbatta parecchio e offra ai compagni occasioni succulente. Tolto il primo minuto, il primo tempo di Bari è qualcosa di visto e rivisto.

CI PENSA FRANK – Stroppa evidentemente è ben conscio del periodo poco brillante che sta attraversando la squadra e nel secondo tempo riparte più coperto. Fuori uno spento Vazquez, dentro Pickel a fare legna con Johnsen che si alza a giocare da seconda punta. Il norvegese però spalle alla porta non rende e senza un centrocampista tecnico (e con due terzini a tutta fascia) la Cremonese fatica a tenere alto il baricentro. Ci deve mettere un’altra pezza Jungdal per convincere Stroppa a cambiare ancora e inserire Falletti per Johnsen. Con l’uruguaiano i grigiorossi ritrovano metri e chiudono la pratica grazia a un’azione di sfondamento di Tsadjout che offre a Collocolo un pallone che non può sbagliare.

BRIVIDO FINALE – La Cremonese prova a congelare il possesso, grazie anche a un Majer a proprio agio nel ruolo di play davanti alla difesa. Gli avversari non sembrano in grado di reagire ma la Cremonese riesce comunque a prendere gol. Su un cross senza pretese Lochoshvili respinge centrale, Abrego è poco reattivo così Edjouma carica il destro e la mette tra le gambe di Jungdal. Il Bari sarà anche malato ma la Cremo non è che sta benissimo. L’ultimo clean sheet resta quello di Modena di un mese fa, segnale preoccupante per una squadra che ha fatto una grandissima rimonta aggrappandosi alla propria solidità difensiva.

MIGLIORARE – I tre punti guadagnati sono sicuramente la miglior notizia della serata di ieri, ma non spostano l’orologio della promozione della Cremonese. Non basta una vittoria esterna a sciogliere i dubbi accumulati dopo le sconfitte contro Sudtirol e FeralpiSalò. Contro un avversario in difficoltà come il Bari, nonostante un gol fortunoso trovato dopo un minuto, i grigiorossi non sono stati in grado di chiudere la gara e nel finale hanno addirittura rischiato la beffa. Ciò non vuol dire che questa squadra non possa farcela. Stroppa ha tanta qualità a disposizione, semplicemente deve trovare il modo di uscire da questo periodo complicato e recuperare la brillantezza di alcuni giocatori (Vazquez su tutti). Il calendario regala un’altra gara (più o meno) agevole sabato prossimo in casa contro la Ternana ma poi si farà sul serio. Contro Catanzaro e Venezia servirà un deciso cambio di passo.

Nicola Guarneri

Direttore Responsabile

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