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Cremonese, la conferenza di inizio stagione di Giacchetta e Ballardini
Cremonese, la conferenza di inizio stagione di Giacchetta e Ballardini

Il ds della Cremonese Simone Giacchetta e mister Ballardini hanno inaugurato la stagione 2023-24. Le loro dichiarazioni

La stagione 2023-24 è ufficialmente iniziata in casa Cremonese. Nella mattinata di giovedì 13 luglio (a poche ore dal raduno ufficiale dei giocatori) il direttore sportivo Simone Giacchetta e il tecnico grigiorosso Davide Ballardini hanno tenuto la prima conferenza stampa dell’anno, accompagnati dal neo amministratore delegato Uberto Ventura. Ecco le loro dichiarazioni.


Fonte: dai nostri inviati al Centro Arvedi Lorenzo Coelli e Nicolò Casali.
Ogni replica, anche se parziale, necessita della corretta fonte WWW.CUOREGRIGIOROSSO.COM


Uberto Ventura: «È un piacere avervi qua per commentare le nostre aspettative per il prossimo campionato che, come dichiarato dal presidente Dini, vogliamo affrontare in maniera competitiva»

Simone Giacchetta: «Inizia una stagione che dovremo affrontare con serenità e positività, iniziamo con la conferma di mister Ballardini ed è un segnale importante di quello che la Cremonese vuole dimostrare. Vogliamo essere competitivi in questo campionato e dare il meglio. La scorsa stagione abbiamo fatto un’esperienza importante che ci ha fatto crescere, ripartiamo con l’esperienza di mister Ballardini»

Inizia la conferenza stampa.

Ben ritrovato, mister. Alla fine è arrivato il tanto discusso rinnovo di contratto. Cosa l’ha convinta definitivamente a restare alla Cremonese?
Ballardini: «La convinzione è quello che ci siamo detti in tante altre occasioni. La serietà e l’ambizione, l’ambiente… Questo dà la forza al nostro lavoro. La società è ambiziosa, le strutture ci sono, la competenza che c’è nella società… Tutto ciò ha portato ad essere contenti di andare avanti insieme»

Quale sarà il modulo di quest’anno?
Ballardini: «La nostra idea è quella di partire con la difesa a quattro, ma come detto tante altre volte in passato non è quello che ci condiziona così tanto. Se siamo più solidi in un altro modo, valgono i principi del gioco, della fase difensiva, di quella offensiva a prescindere dalla disposizione. L’idea iniziale è quella di avere una difesa a quattro per avere un centrocampista e un attaccante in più»

L’anno scorso ha sempre rivendicato l’assenza di un regista. Si parla anche di Vazquez.
«Vazquez? È un regista della fase offensiva. Ovunque siamo stati abbiamo avuto un regista classico, mi piace avere nella squadra un giocatore che dia soddisfazione a tutti e faccia giocare i compagni. Poi è chiaro che oggi si fatica a trovare quel giocatore con quelle caratteristiche, ma cercheremo di averlo»

Si parte per il ritiro con la rosa dell’anno scorso e qualche ritorno. La rosa è un cantiere in costruzione, come ci si allena con questi presupposti?
Ballardini: «Ci si allena con la serietà di ognuno, i ragazzi che salgono sono tutti seri e devono avere forti motivazioni a prescindere. Si allenano con la disciplina, si va in ritiro, ci si allena, si fa il mestiere più bello del mondo e non c’è bisogno di dare calci nel sedere per farli allenare bene»

Cambiano le prospettive: l’anno scorso la Cremonese valutava la forza dell’avversario, quest’anno ci dobbiamo aspettare una squadra più aggressiva o che si adatta di gara in gara?
Ballardini: «La Cremonese deve avere un’idea chiara del da farsi a prescindere dall’avversario. Quest’anno, a parer mio, dovremo costruire una squadra ancora più forte di quella dell’anno scorso, più motivata. Il campionato che andremo ad affrontare è un campionato terribilmente complicato. La rosa che andremo a costruire dovrà essere molto competitiva, ma in Serie B lo sono tutte. Le squadre retrocesse lo scorso anno come Benevento, Perugia e Spal hanno battuto le prime tranquillamente, se la sono giocata. La Serie B è un campionato altamente competitivo, il nostro obiettivo è esserlo con la voglia di essere protagonisti»

Ci sono tanti ragazzi in rientro dopo una buona stagione in Serie B come Ravanelli, Zanimacchia e Milanese. La sua idea è quella di puntare su di loro?
Ballardini: «La differenza la fanno la disciplina e le motivazioni. Se dopo che hai vinto il campionato pensi di conoscerlo bene significa che non hai capito niente. Si parte, per me la forza dev’essere proprio quella. Ci vogliono le qualità e la serietà, quando non sei motivato devi essere disciplinato per essere competitivo e protagonista in un campionato così»

A febbraio disse che avrebbe voluto evitare lo smantellamento della rosa in caso di retrocessione. Lo ridirebbe con altrettanta sicurezza?
Giacchetta: «Si, lo farei, ma dipende cosa si intende con sicurezza. La Cremonese ha una determinata forza, ma bisogna misurarsi con la volontà degli altri. Alcuni giocatori potrebbero avere apprezzamenti da categorie superiori, altri da altre competitor in questa categoria… Ma la Cremonese come dice il mister vuole gente motivata e che ci creda. Noi ci crediamo, è ovvio che ricominciare dopo una stagione sofferta non è semplice, è il nostro obbligo morale e dev’essere spontaneo. La Cremonese ha ambizioni e un rapporto pulito con tutti i calciatori, è ovvio che ci sono anche le ambizioni personali e la società non le contrasterà, ma le condividerà. Di fronte a opportunità importanti per entrambi saranno prese in considerazione, altrimenti si resta a Cremona perché la società è di primo livello in Serie B e deve fare di tutto per tornare in Serie A»

Quanto cambierà la Cremonese rispetto all’attuale organico?
Giacchetta: «La volontà di mantenere il gruppo c’è, poi è difficile dire cosa succederà di persona in persona. Ripeto che se ci saranno opportunità importanti per calciatore e Cremonese le prenderemo in considerazione, altrimenti daremo il meglio di noi per raggiungere insieme un traguardo importante»

La rosa non sarà stravolta, ma forse modificata?
Giacchetta: «Al momento non sembra così, noi non abbiamo questa percezione. C’è la sensazione che alcuni nostri calciatori siano oggetto di interessamento di altri club di Serie A o stranieri, ma è anche vero che in caso di opportunità interessanti le prenderemo in considerazione. Al primo posto c’è il rispetto per la Cremonese, l’anno scorso abbiamo avuto una vetrina importante e oggi dobbiamo unirci ancora per dimostrare di meritarne un’altra. Questo è quello che noi abbiamo in testa, analizzeremo le varie situazioni ma la situazione è questa»

Rispetto al passato la rosa è più consolidata, ci sono basi più solide. Questo vi permette di gestire con calma il da farsi?
Giacchetta: «Avere questo gruppo oggi dà la sensazione di avere una base di partenza, è chiaro che ad inizio stagione ognuno porta scorie o entusiasmo della stagione precedente, dobbiamo ritrovarci e condividere il nostro percorso tutti insieme perché sarà difficile. In B la coesione vale come le qualità tecniche, forse anche di più. Vince chi riesce a soffrire in tanti campi difficili, ci sono piazze importanti come Bari, Parma, Sampdoria, Palermo… È un campionato veramente top e ci vuole grandissima condivisione e spirito di gruppo»

Le entrate dipenderanno dalle uscite?
«A breve faremo anche le entrate a prescindere dalle uscite. Quella di Dessers era un’opportunità condivisa e concordata, è stata una bella esperienza per entrambi e abbiamo dimostrato di essere credibili sul mercato internazionale. A distanza di una stagione la Cremonese è riconosciuta anche al di fuori dall’Italia, abbiamo ceduto un giocatore ad un club storico in Europa e che farà la Champions. Economicamente è stato vantaggioso e quello di Dessers è stato il movimento in uscita che era corretto fare. Non siamo condizionati da nulla, se non dalle linee guida della proprietà. A breve ci saranno i primi ingressi e avremo più attenzione verso di loro, piuttosto che parlare di chi potrebbe uscire»

Lo stadio Zini è attualmente all’asta. Avete già sondato aree alternative nel (comunque improbabile) caso di mancata acquisizione?
Ventura: «Qualsiasi commento rischierebbe di essere turbativa d’asta, quindi non approfondisco. È evidente he lo stadio sia importante per tutti e faremo le nostre valutazioni, il 24 luglio verranno aperte le buste»

Il rinnovo di Ciofani è stata la prima operazione di mercato della stagione. Mister, quanto ha inciso la sua volontà?
Ballardini: «Lo considero un ragazzo straordinario, ma è quasi riduttivo. Sarà certamente un giocatore importante sia nello spogliatoio che in campo, lui se l’è guadagnata tutta la stima e la riconferma. Penso non solo da parte mia ma anche della società e della direzione sportiva»

La società è cambiata molto dal punto di vista organizzativo e sportivo. Cosa significa?
Ventura: «Non la chiamerei rivoluzione, ma evoluzione. Abbiamo imparato dall’esperienza della Serie A e individuato aree di miglioramento. Colgo l’occasione per ingraziare il presidente Rossi che ha fatto il bene della Cremonese negli ultimi sei anni. Il Dott. Dini lo avete già conosciuto, la volontà della Cremonese è quella di affermarsi in ambienti frequentati prima da lontano. Io sono nel CdA da nove anni e sono a disposizione della proprietà, mentre a livello operativo si sono susseguiti comunicati stampa sull’arrivo di Simone Missiroli per asisstere Simone Giacchetta, dove forse l’anno scorso siamo stati meno attenti. Allo stesso tempo l’arrivo di Andrea Bernini nell’area scouting è un segnale importante, sono tutte persone con un background in squadre di nome e questo è il contributo che la proprietà ha voluto dare all’area sportiva»

Molti giocatori hanno espresso la volontà di non fare la Serie B o sentirsi più forti. Come si reagisce?
Giacchetta: «I mugugni ci sono sempre e ci saranno. In riferimento a quelle situazioni di cui parlate, l’intervista dell’agente (in riferimento alle dichiarazioni del procuratore di Aiwu Marcello Brillmann, ndr) credo volesse dare valore alla stagione del ragazzo e non a screditare la Cremonese. Oggi gli agenti fondano il loro lavoro sui trasferimenti: più si muovono e più guadagnano, in situazioni come queste in cui sei reduce dalla Serie A tutti cercano di riproporlo a queste categorie. Fa parte di questa fase, ma poi c’è la forza del club e la volontà del ragazzo»

Come ritrova la B a distanza di tanti anni?
Ballardini: «Non ci penso, mi ricollego al discorso del ds. La Cremonese vuole ragazzi motivati, che sono contenti di starci e chi vuole bene alla Cremonese vuole vedere i ragazzi giocare e divertirsi. Se qualcuno non ha questa disciplina alla Cremonese non ci deve stare»


Fonte: dai nostri inviati al Centro Arvedi Lorenzo Coelli e Nicolò Casali.
Ogni replica, anche se parziale, necessita della corretta fonte WWW.CUOREGRIGIOROSSO.COM

Lorenzo Coelli

Redattore e Social Media Manager

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