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Cremonese, si pagano i soliti errori
Cremonese, si pagano i soliti errori

Contro l’Atalanta la Cremonese incappa nella decima sconfitta casalinga di un campionato ormai compromesso

Siamo sinceri, non ci aspettavamo molto di più da questo Cremonese-Atalanta. Il buon approccio grigiorosso, unito alla sosta nazionali che aveva messo un po’ di tempo tra ieri e l’ultima partita allo Zini, aveva però fatto pensare a un epilogo diverso. I cambi di Gasperini e i soliti errori individuali sono stati una doccia fredda che ci ha fatto svegliare di colpo.

DOPPO TREQUARTISTA – Contro l’Atalanta mister Ballardini schiera una Cremonese a specchio, disposta con un 3-4-2-1 in cui ci sono diverse sorprese. Dietro Lochoshvili dà un turno di riposto a Vasquez, reduce dal primo gol con la nazionale messicana, a completare il reparto ci sono Bianchetti e Aiwu. In mezzo giocano Meité e Castagnetti, sulle fasce Valeri e Pickel, per la prima volta schierato esterno fin dal primo minuto. Sulla trequarti agiscono Tsadjout e Benassi, davanti c’è capitan Ciofani.

PRIMO TEMPO INCORAGGIANTE – L’inizio di gara è tutto di marca grigiorossa. Complice un’Atalanta un po’ imbalsamata è la Cremonese a fare la partita. Funziona il centrocampo, dove Castagnetti prende in mano la squadra e dà geometrie viste raramente in questa stagione: tante verticalizzazioni per le punte, brave a gestire le sponde, tanti cambi di campo compreso uno millimetrico per Valeri. Quello che manca come al solito è la qualità negli ultimi metri. Nonostante il predominio territoriale i grigiorossi non riescono mai ad andare veramente vicino al gol.

ERRORI INDIVIDUALI – L’Atalanta è ormai da anni considerata una grande e ieri si è visto chiaramente. Come le grandi squadre, nelle giornate in cui le gambe non girano aspetta sorniona e al primo errore colpisce. Nel gol di De Roon che sblocca la gara (e probabilmente la decide) nel finale del primo tempo di errori ce ne sono addirittura due. Il primo è di Bianchetti, fin lì impeccabile: il centrale lascia troppo spazio a Zapata, libero di entrare in area e crossare indisturbato. Il secondo, più evidente, è quello di Aiwu che si oppone malamente al traversone, non irresistibile. Un regalo che De Roon accetta con piacere, depositando in rete la palla dello 0-1.

RIPRESA ATALANTINA – Nella ripresa la rete dell’eterno Ciofani (la sesta in campionato) sembra regalare un filo di speranza. Gasp però ha una panchina clamorosa e con tre cambi ribalta l’Atalanta. Lookman e soprattutto Boga e Hojlund fanno cambiare marcia ai bergamaschi. Il centrocampo grigiorosso non riesce più a rientrare con i tempi giusti e i lanci lunghi della difesa nerazzurra regalano uno contro uno impari. Bianchetti viene saltato sempre dall’attaccante danese, Pickel (che contro Ruggeri non aveva sfigurato) va in difficoltà contro le gambe veloci di Boga. Alla fine sono sempre gli errori a condannare la Cremonese. Sul secondo gol Hojlund brucia Bianchetti e Boga insacca, tagliando tra Aiwu e Pickel, sempre attratti dalla palla e mai dall’uomo. Nel finale lo stesso Aiwu macchia definitivamente la sua partita tentando un improbabile dribbling da ultimo uomo e causando la rete di Lookman. Niente di nuovo sotto il primo sole di aprile.

PREFERISCO LA COPPA – Ballardini nel post-partita si è detto soddisfatto della prestazione della Cremonese, sempre in partita contro un avversario più quotato. Tutto vero, ma finché i grigiorossi non impareranno a limitare gli errori individuali si finirà sempre con tanti rimpianti e pochi punti. Speriamo che “Balla” sia un tecnico alla Ancelotti e preferisca la Coppa, l’ultima chance della Cremonese per dare un senso a questa stagione. L’impegno contro la Fiorentina è certamente complicato, ma i grigiorossi non partono di certo battuti. Nell’ottica del doppio confronto è importante reggere l’urto della prima gara, alla quale i Viola arrivano relativamente freschi. Diverso sarà il discorso al ritorno, quando gli avversari arriveranno da un tour de force non indifferente, causa Conference League. Se la Cremo imparerà a limitare gli errori in certe zone del campo si potrà pensare al colpo grosso.

Nicola Guarneri

Direttore Responsabile

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