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Cremonese, il pagellone degli attaccanti: comanda sempre Ciofani
Cremonese, il pagellone degli attaccanti: comanda sempre Ciofani

A campionato terminato diamo i voti alla stagione della Cremonese: scocca l’ora degli attaccanti

L’avventura in Serie A della Cremonese dura solo un anno. Al termine di un campionato avaro di soddisfazioni scatta l’ora degli attesissimi pagelloni della redazione di CuoreGrigiorosso. Diamo quindi i voti, ruolo per ruolo: nel quarto appuntamento valutiamo il reparto offensivo.

IL PAGELLONE DEI PORTIERI
IL PAGELLONE DEI DIFENSORI
IL PAGELLONE DEI CENTROCAMPISTI


DAVID OKEREKE, voto 6
Il primo acquisto del reparto offensivo è il nigeriano ex Spezia e Venezia. L’impatto in grigiorosso è buono, nella prima parte di stagione è l’attaccante più in palla: segna e gioca bene con i compagni, si impegna nel pressing e riparte sgasando. Nella seconda parte di stagione il suo rendimento cala e diverse prestazioni sono sottotono. Chiude comunque l’anno da capocannoniere con 9 reti (7 in campionato e 2 in Coppa Italia), alcune di pregevole fattura (Inter, sia all’andata che al ritorno, e Milan).

DANIEL CIOFANI, voto 7
Alvini lo vede poco e fino alla sosta gioca con il contagocce, trovando comunque il tempo di siglare due reti. Da gennaio, complici gli infortuni di Dessers prima e Okereke poi, inizia a giocare con continuità. Quando è in campo fa sentire la sua presenza, vitale per una squadra dal baricentro basso che ha bisogno di una boa davanti. Difficile ricordare una prestazione sotto la sufficienza. Nonostante giochi molto meno dei compagni di reparto alla fine risulta il capocannoniere della Cremo in campionato con 8 gol segnati.

LUCA ZANIMACCHIA, voto 5.5
Il progetto estivo di Alvini prevede di affidargli le chiavi della trequarti, lui che ha passato una vita ad arare le fasce. L’impatto sulla Serie A, oltretutto in un ruolo inedito, non può che essere complicato. Quando la Cremo cambia modulo torna a ripestare le amate zolle ai margini del campo. Si intravede il giocatore che ha trascinato la squadra di Pecchia, poi arriva un infortunio e nelle settimane precedenti la sosta mondiale è costretto a guardare i compagni da fuori. A gennaio decide di tornare dal suo amato mister e si trasferisce al Parma.

CRISTIAN BUONAIUTO, voto 6
Nella prima parte di stagione Alvini non lo vede e gioca poco nonostante gli ingressi dalla panchina siano sempre positivi. Quando l’ex mister grigiorosso si convince a concedergli più spazio gioca con la solita personalità e sfrontatezza, risultando spesso tra i migliori. Con l’arrivo di Ballardini torna nuovamente in panchina. Nel girone di ritorno attraversa un periodo no in cui fatica a fare la differenza, anche da subentrato. All’ultima giornata contro la Salernitana trova il primo (e meritato) gol in Serie A.

CYRIEL DESSERS, voto 5.5
L’acquisto che fa sognare i tifosi in estate è questo belga-nigeriano che si presenta con il titolo di capocannoniere della Conference League. Dopo un buon impatto a livello di prestazioni, Dessers incappa in un periodo no che gli fa chiudere il 2022 con due sole reti (facili facili) e tante brutte prestazioni (il rigore sbagliato contro la Sampdoria è uno dei turning point della stagione). Il 2023 va un po’ meglio a livello di numeri (arrivano altre 5 reti, una delle quali in Coppa Italia) non a livello di prestazioni. Un infortunio gli fa saltare il finale di stagione. A conti fatti ci si aspettava molto di più.

FRANK TSADJOUT, voto 6.5
Nei primi mesi di apprendimento alla categoria vede poco il campo, nonostante la bella prestazione di Salerno in cui sforna l’assist per il gol di Okereke. Nel girone di ritorno scende in campo con più continuità: si fa apprezzare per il lavoro spalle alla porta, non ha paura di usare il suo fisico e di sprigionare il suo mancino. Chiude in crescita, con tre gol all’attivo. È senza ombra di dubbio uno di quelli da cui ripartire.

FELIX AFENA-GYAN, voto 5
Nelle prime giornate di campionato la fase offensiva è insufficiente, così sul gong la Cremo chiude per il ghanese, l’acquisto più caro della storia grigiorossa. In campo però non scendono i milioni ma la qualità. Alvini non lo schiera praticamente mai, con Ballardini ha qualche occasione in cui non convince per niente. Il ragazzo è ancora acerbo e in campo non riesce ad esprimere le sue qualità, sbagliando spesso scelta nei momenti decisivi.

Nicola Guarneri

Direttore Responsabile

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