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Cremonese, il pagellone dei centrocampisti: Casta leader, Vazquez così così
Cremonese, il pagellone dei centrocampisti: Casta leader, Vazquez così così

A campionato terminato diamo i voti alla stagione della Cremonese: Abrego non arriva al 6, Collocolo nota molto positiva

L’obiettivo della Serie A è sfumato proprio all’ultimo in casa Cremonese: brucia ancora la sconfitta in finale playoff contro il Venezia. A pochi giorni da quel duro colpo, scatta l’ora degli attesissimi pagelloni della redazione di Cuore Grigiorosso. Diamo quindi i voti, ruolo per ruolo: è il momento dei centrocampisti.

IL PAGELLONE DEI PORTIERI
IL PAGELLONE DEI DIFENSORI


GONZALO ABREGO, voto 5.5
Arriva alla Cremo circondato dalla curiosità tipica per un giocatore sudamericano. L’approccio in grigiorosso non è male, anche perché la gamba è già rodata dal campionato argentino. Con il passare delle giornate perde posizioni nelle gerarchie di un reparto affollato. Resta un centrocampista con buoni margini di crescita dopo un anno di apprendistato in Europa. Da non dimenticare il gol che decide il derby contro il Brescia allo Zini.

ANDREA BERTOLACCI, voto 5
Arriva sotto consiglio di Ballardini, che lo aveva allenato al Genoa. Il mister lo schiera subito titolare come play davanti alla difesa. La gamba non è più quella di un tempo, le geometrie e i movimenti non sono il suo forte. Con Stroppa finisce ai margini, tanto che decide di cambiare aria (un ritorno in Turchia peraltro chiuso con una retrocessione). Peccato, perché nel suo ruolo (mezzala di inserimento) può ancora dare tanto (e il gol in Coppa Italia contro il Cittadella è lì a dimostrarlo).

CRISTIAN BUONAIUTO, voto 6
Con Ballardini il feeling non è dei migliori. Con Stroppa invece è subito amore: il mister vede in lui la mezzala offensiva perfetta per mandare in tilt le difese avversarie. Causa noie fisiche non trova continuità, poi un grave infortunio gli fa saltare buona parte del ritorno. Nei playoff si ammira un giocatore che può ancora essere decisivo, come dimostra il gol contro il Catanzaro. 

MICHELE CASTAGNETTI, voto 7.5
Resterà un mistero cosa sia avvenuto nella testa di Ballardini per preferirgli Bertolacci. Stroppa rimette Casta al centro del villaggio e viene ripagato con una stagione di altissimo rendimento. Oltre alle solite geometrie si riscopre in grado di segnare: sono 4 i gol in stagione, suo record personale. Gli anni avanzano, la classe resta.

MICHELE COLLOCOLO, voto 7
Obiettivo dichiarato del mercato estivo, arriva a Cremona dopo la buona annata all’Ascoli. Il centrocampo grigiorosso è ricco di uomini di esperienza ma diventa presto evidente quanto Collocolo sia importante per la squadra. Si prende il posto da titolare a suon di prestazioni, ha una dirompenza atletica che gli consente di fare entrambe le fasi. Si fa vedere in area avversaria (4 i gol segnati) ma lo Zini si esalta quando insegue l’uomo e lo recupera in due falcate. Godiamocelo, perché prima o poi finirà in Serie A.

ZAN MAJER, voto 6
Arriva negli ultimi giorni del mercato estivo su richiesta di Ballardini. Il cambio mister (e modulo) lo fa diventare il vice-Castagnetti, lui che ha sempre fatto la mezzala. Si cala bene nel ruolo, quando chiamato in causa dimostra buone capacità di palleggio nello stretto.

CHARLES PICKEL, voto 6.5
Dopo un difficile anno in Serie A resta anche in cadetteria dove si candida a uomo di riferimento del centrocampo. Il gioco di Stroppa fatto tutto palla a terra non lo favorisce, lui che è più un giocatore di rottura. L’esplosione di Collocolo lo fa scalare indietro nelle gerarchie, scende comunque spesso in campo. In generale ci si aspettava qualcosa in più da un titolare dello scorso anno; mai stati in dubbio invece impegno e dedizione alla causa.

FRANCO VAZQUEZ, voto 5.5
Già in estate si capisce che la stagione della Cremo dipenderà in gran parte dalle prestazioni del Mudo. Il girone d’andata è da sufficienza, i gol non arrivano ma gli assist sono parecchi, da top della categoria. Sembra il prologo di un buon girone di ritorno, invece numeri e prestazioni peggiorano drasticamente: l’argentino gioca troppo arretrato e si accende solo raramente. Pochi gli squilli, solo due i gol “alla Vazquez”, uno fine a sé stesso contro il Parma e uno (ben più importante) contro il Catanzaro.

NIKOLA SEKULOV, sv
Arrivato in estate per rinfoltire la batteria dei trequartisti, viene penalizzato dal cambio modulo di Stroppa. Poche apparizioni, a gennaio è tornato alla Juventus.

ALESSIO BRAMBILLA, sv
Pescato dalla C, svolge tutto il ritiro estivo con la squadra ma non gli viene mai concessa l’occasione di dimostrare il suo valore in campo. Come tanti altri a gennaio ha cambiato aria.

LUCA VALZANIA, sv
Dopo un lunghissimo infortunio, i pochi minuti disputati in Coppa Italia col Cittadella a fine ottobre hanno mostrato un giocatore recuperato che in Serie B può ancora dare tanto. Peccato che a centrocampo lo spazio sia stato veramente poco e così è andato all’Ascoli a gennaio (retrocesso).

Redazione

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