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Cremonese, il pagellone dei difensori: Sernicola MVP
Cremonese, il pagellone dei difensori: Sernicola MVP

A campionato terminato diamo i voti alla stagione della Cremonese: oggi tocca ai difensori

L’avventura in Serie A della Cremonese dura solo un anno. Al termine di un campionato avaro di soddisfazioni scatta l’ora degli attesissimi pagelloni della redazione di CuoreGrigiorosso. Diamo quindi i voti, ruolo per ruolo: nel secondo appuntamento tocca al reparto difensivo.

IL PAGELLONE DEI PORTIERI


EMANUEL AIWU, voto 5
Acquisto intrigante e di prospettiva, viene subito lanciato titolare da Alvini come braccetto destro della difesa a tre. Nelle prime uscite traballa, anche perché il mister gli chiede di portare palla e i piedi non sono proprio quelli di un centrocampista. Nel finale del girone d’andata si vede un timido miglioramento che tuttavia non ha seguito. Con l’arrivo di Ballardini trova meno spazio e quando gioca combina guai: passa i suoi quattro giorni peggiori in grigiorosso ad inizio aprile, nelle gare contro Atalanta (campionato, sbaglia in due reti su tre) e Fiorentina (Coppa Italia, causa un rigore e viene espulso). Resta un classe 2000 con interessanti doti atletiche e buone attitudini difensive su cui lavorare.

MATTEO BIANCHETTI, voto 5
Nelle gerarchie estive parte dietro ma a causa dei tanti infortuni si ritrova spesso titolare. Fa vedere le cose migliori con Alvini, quando viene schierato da centrale della difesa a tre. Già nel girone d’andata tuttavia commette errori che costano diversi gol. Nel girone di ritorno la musica non cambia, anzi peggiora: sono tante le situazioni di gioco in cui potrebbe/dovrebbe fare meglio. L’impegno e l’attaccamento alla maglia comunque non sono in discussione, ci aspettiamo di ritrovarlo in grigiorosso.

LUKA LOCHOSHVILI, voto 6.5
Il gigante georgiano arriva a Cremona in silenzio ma ci mette poco a conquistare allenatore e tifosi. Fisico possente e grinta da vendere, si fa apprezzare per le spallate agli attaccanti e per gli uno contro uno vinti, con il bonus di qualche sgroppata. Commette a sua volta qualche errore (per esempio su Coulibaly nella trasferta di Salerno) ma nel pacchetto dei difensori centrali è il più continuo per prestazioni e rendimento. È senza dubbio uno di quelli su cui puntare per un campionato di vertice in Serie B.

JOHAN VASQUEZ, voto 6.5
Stagione dai due volti quella del messicano, il primo vero colpo del mercato estivo. Con Alvini non lega, perché da braccetto sinistro deve pensare più a impostare che a difendere. A gennaio sembra a un passo dall’addio, poi l’arrivo di Ballardini cambia le carte in tavola. Torna titolare, a tre o a quattro, centrale o terzino. Il mister gli chiede soprattutto la fase difensiva e lui risponde con prestazioni maiuscole. Probabilmente il miglior grigiorosso nel girone di ritorno.

VLAD CHIRICHES, voto 6
La pagella finale del conte Vlad non può che essere un copia-incolla di quella invernale. Quando c’è si sente, eccome. Ha una capacità incredibile di leggere il gioco, si fa sempre trovare al posto giusto limando così qualche limite fisico. Alcune prestazioni sono addirittura da 8 in pagella (Sassuolo, Milan). Peccato che la tenuta sia insufficiente: passa più tempo in infermeria che in campo, a fine anno sono solo 16 le presenze in campionato, di cui solo 6 complete dal primo al novantesimo.

JACK HENDRY, voto 5.5
La tenuta difensiva delle prime giornate spinge la società a cercare un ulteriore tassello per completare il reparto. Lo scozzese Hendry arriva sul gong del mercato con la fama di chi ha fermato Messi in Champions. Un infortunio con la nazionale lo tiene fuori diverso tempo. Il rientro in campo nelle ultime partite è incoraggiante, anche se resta impressa nella memoria la prestazione shock contro il Modena in Coppa Italia. A gennaio decide di lasciare la barca mentre affonda.

EMANUELE VALERI, voto 6.5
A volte ci scordiamo che solo tre anni fa giocava i playoff di Serie C con il Cesena. Come suo solito parte fortissimo e impatta alla grande con la categoria, asfaltando la fascia sinistra. Dopo una grande andata nel ritorno rallenta, anche a causa del grande utilizzo in un ruolo estremamente dispendioso. Alla fine saranno ben 37 le presenze in 38 giornate. Segna due gol, contro Atalanta e Torino, che portano altrettanti punti. La sua stagione è certamente più che positiva.

LEONARDO SERNICOLA, voto 7
Nella prima parte di stagione le sue discese sono l’unica arma della Cremo per portare la palla nella metà campo avversaria. Le giocate in mezzo agli avversari e i cross non si contano più. Rispetto all’anno scorso ci mette anche i gol: sigla il primo allo Zini, contro il Torino, poi si ripete con una splendida doppietta in Coppa Italia e infine segna il gol capolavoro contro la Samp che fa sognare i tifosi grigiorossi. Il calo fisiologico nel girone di ritorno (vedi Valeri) non cambia il giudizio sulla stagione.

GIACOMO QUAGLIATA, voto 6
L’impatto con la Cremo è più che buono. Nella prima parte di stagione fa rifiatare Valeri: ha poche occasioni ma dimostra sempre di essere all’altezza, mettendo in mostra un bel mancino. Un infortunio a gennaio lo tiene lontano dal campo per un po’ di tempo. Al rientro non ingrana; pesa l’espulsione (generosa ma ingenua) rimediata nel decisivo scontro salvezza contro il Verona.

PAOLO GHIGLIONE, voto 5.5
Arriva su precisa richiesta di Alvini che vuole un esterno d’esperienza per la fascia destra. Perde presto il posto a favore di uno scatenato Sernicola e non se lo riprende più. Nemmeno l’arrivo di Ballardini lo fa rimontare nelle gerarchie. Alla fine racimola solo 15 presenze (condite da un gol importante, contro la Samp), da uno con il suo curriculum ci si aspettava decisamente di più.

MAISSA NDIAYE, sv
Non si vede mai, se non in qualche amichevole estiva. Negli ultimi giorni di mercato sfuma il suo prestito al Vicenza che si concretizza poi nella sessione invernale.

ALEX FERRARI, voto 6
Il primo acquisto del mercato invernale arriva dalla Samp. Terzino o centrale, Ferrari si ritaglia parecchio spazio nell’undici grigiorosso dimostrandosi un difensore affidabile, abile soprattutto sull’uomo grazie alle sue spiccate doti in marcatura. Come Lochoshvili è uno su cui puntare a occhi chiusi per cercare la pronta risalita in massima serie.

Nicola Guarneri

Direttore Responsabile

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