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Cremonese, il pagellone dei difensori: riscatto Bianchetti, Antov supremo
Cremonese, il pagellone dei difensori: riscatto Bianchetti, Antov supremo

A campionato terminato diamo i voti alla stagione della Cremonese: tocca ai difensori, che hanno chiuso subendo pochi gol

L’obiettivo della Serie A è sfumato proprio all’ultimo in casa Cremonese: brucia ancora la sconfitta in finale playoff contro il Venezia. A pochi giorni da quel duro colpo, scatta l’ora degli attesissimi pagelloni della redazione di Cuore Grigiorosso. Diamo quindi i voti, ruolo per ruolo: è il momento dei difensori.

IL PAGELLONE DEI PORTIERI


VALENTIN ANTOV, voto 7
Sliding doors. Arriva in coda al mercato per completare il reparto difensivo dal punto di vista numerico, e infatti con Ballardini non vede il campo. Poi però arriva Stroppa, che l’aveva già avuto al Monza. Titolare da braccetto destro, diventa un punto di forza della miglior difesa della categoria. Cattivo e pulito sull’uomo, non disdegna qualche sortita offensiva. Pochissimi gli errori in stagione, uno solo da matita blu (quel retropassaggio a Bolzano che costringe all’errore Jungdal).

MATTEO BIANCHETTI, voto 7.5
Nuova vita per Bianco, che veniva da un anno negativo in Serie A. Come Antov beneficia della cura Stroppa. Da braccetto sinistro scopre doti nuove: non sa solo difendere, ma anche attaccare e dialogare con i compagni negli stretti spazi dell’area avversaria. Chiude l’anno come il grigiorosso più utilizzato in stagione con 3.110 minuti in campo tra campionato e playoff. A Venezia, da capitano vero, è l’ultimo a mollare.

PAOLO GHIGLIONE, voto 6
Forse si aspettava una stagione diversa ordini del suo ex mister Ballardini. Il cambio con Stroppa non lo favorisce perché il nuovo allenatore ha bisogno di un giocatore più offensivo in fascia. Diventa così una riserva: svolge il ruolo con professionalità, quando è chiamato in causa non delude mai.

LUCA MARRONE, sv
Acquistato a gennaio per sopperire alla condizione non ottimale di Tuia, vede il campo solo a fine anno in gare che contano poco. Fa comunque il suo, si fa apprezzare per la visione di gioco.

LUKA LOCHOSHVILI, voto 6
Ci si aspettava di più da uno dei migliori giocatori dell’annata precedente. Parte titolare ma inanella prestazioni non all’altezza e finisce presto in panchina. Come braccetto sinistro Stroppa gli preferisce Bianchetti che pur deve giocare con il piede debole. Nella seconda metà di stagione alza il rendimento e quando scende in campo contribuisce attivamente ad aiutare la squadra, anche se resta in seconda fila dietro i tre titolari. Le aspettative erano altre.

GIACOMO QUAGLIATA, voto 6
La prima impressione è quella che conta, purtroppo per lui. Con Ballardini sembra essere in grado di giocarsi le proprie carte, parte titolare alla prima con Stroppa ma si prende un rosso che lascia il segno. Il nuovo mister non lo vede, preferendo schierare un destro sulla corsia mancina. In realtà quando entra non fa male, anche perché il suo mancino torna utile. Con il senno di poi forse avrebbe meritato più spazio.

LUCA RAVANELLI, voto 7
Il ragazzo torna da Frosinone con tanta consapevolezza in più nei propri mezzi. Diventa il perno centrale della difesa, l’arma migliore della Cremo 23-24. Nonostante qualche acciacco il rendimento è sempre alto, sull’uomo è efficace e rispetto a due anni fa è migliorato molto nel gioco palla a terra. Da non dimenticare poi i quattro gol segnati. Con un diverso epilogo ricorderemmo in altro modo la sua zuccata vincente allo Zini contro il Venezia.

LEONARDO SERNICOLA, voto 6.5
A differenza di altri compagni sposa il progetto Cremo, nonostante nell’annata di Serie A abbia dimostrato di avere capacità tecniche e atletiche da massima serie. Il girone d’andata è di alto livello, poi anche a causa del largo utilizzo (40 presenze stagionali a correre su e giù per la fascia) perde un po’ di brillantezza e non disputa una primavera sui suoi standard. Un po’ penalizzato dal dover giocare a piede invertito, recupera energie nei playoff quando torna ad essere tra i migliori.

ALESSANDRO TUIA, sv
Giunto a ottobre dagli svincolati, giocherà solo 4 partite di campionato di cui una sola da titolare. Poi un lunghissimo infortunio dopo la partita di Coppa Italia dell’Olimpico di inizio gennaio.

YURI ROCCHETTI, sv
Pochi minuti soltanto con la Reggiana.

Redazione

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