Non era ancora capitato che Giovanni Stroppa perdesse due partite consecutive con la Cremonese. Sudtirol e Salò hanno “sfatato” questo tabù
Sesta sconfitta per mister Giovanni Stroppa dal suo insediamento sulla panchina della Cremonese, ma questa è probabilmente la più pesante poiché arrivata contro una seria candidata alla retrocessione (per la seconda volta, oltretutto), con le aggravanti dell’essere in casa e del sapere già il risultato delle rivali. Poi che la squadra abbia giocato e sbagliato è sotto gli occhi di tutti, ma quando sbagli devi solo fare mea culpa.
PRIMA DOPPIETTA – A differenza delle altre volte, però, quello che più fa riflettere è che le altre sconfitte sono risultate sempre come dei casi isolati, mentre questa è arrivata esattamente dopo il tonfo di Bolzano, quando invece ci si sarebbe aspettati un altro tipo di reazione. Anche se, va detto, in entrambi i casi certi episodi sono girati male. Però sarebbe stato lecito aspettarsi un’altra cattiveria, e infatti non è arrivato alcun gol. Al Druso ci ha pensato il Var (o meglio, anche il Var…) a tarpare le ali e i sogni di gloria, ma contro i Leoni del Garda la Cremo ha fatto tutto da sola.
ALTRA DISPERATA – Dopo la FeralpiSalò, Bianchetti e compagni dovranno vedersela contro un’altra squadra con l’acqua alla gola, ovvero il Bari. Per di più a domicilio, in uno stadio caldo che mediamente conta 15.000 spettatori. Si tratterà, dunque, di una sorta di “ultima chiamata” per entrambe le squadre perché la Cremonese rischia di perdere il treno per la promozione diretta, mentre i pugliesi rischiano di vedersi sorpassare in un colpo solo da Cosenza e Spezia, rispettivamente contro Feralpi e Lecco.