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Cremonese, vittoria del gruppo
Cremonese, vittoria del gruppo

La Cremonese espugna il Ferraris e torna alla vittoria con una prestazione da squadra vera

La Cremonese cavalca l’onda lunga dell’eroico match di sabato contro il Palermo e torna da Genova con tre punti pesanti in chiave promozione. La vittoria vale doppio perché arriva a tre giorni da una gara dispendiosa e con molte seconde linee in campo.

CAMBI – Le scorie di un match tirato come quello contro il Palermo spingono Stroppa ad attingere a piene mani dalla rosa. Dietro è lasciato a riposo Bianchetti, sostituito da Lochoshvili. A centrocampo ci sono le assenze forzate degli squalificati Sernicola e Castagnetti; spazio dunque a Quagliata e Majer, con i confermati Zanimacchia, Johnsen e Pickel. Davanti il turnover è totale: restano in panchina sia il Mudo sia Coda, partono dall’inizio Falletti e Tsadjout.

SOLITA CREMO – Fin dall’inizio si capisce che nonostante Stroppa abbia cambiato mezza squadra (cinque giocatori di movimento su dieci) la Cremonese resta la Cremonese. I meccanismi sono oliati e i grigiorossi partono forte, schiacciando la Samp nella propria metà campo. Le accelerazioni di Zanimacchia incutono timore, così come le scorribande di Johnsen, finalmente formato Venezia. È proprio grazie a una giocata del norvegese che la Cremo passa, legittimando un approccio cattivo e determinato.

CERTEZZE CHE SI SGRETOLANO – Succede però che la Samp pareggia alla prima occasione. Antov regala un corner, Lochoshvili conferma che sui calci da fermo deve prendere ripetizioni e Ghilardi pareggia. Il gol subito mina le certezze di una squadra con tanti giocatori poco utilizzati. La mezz’ora seguente non è memorabile. Majer fa rimpiangere Castagnetti, Zanimacchia è poco preciso, Quagliata non attacca l’area, Falletti vuole fare il Mudo senza esserlo, Tsadjout è poco coinvolto. Ci pensa quindi Pickel a tenere alto il ritmo e a non concedere troppo a una Samp che nonostante il pareggio ha analoghi problemi di autostima.

BRAVO STROPPA – Nella ripresa ci si aspetta un largo impiego di titolari, anche perché diversi grigiorossi giocano con un cartellino sulla testa visto che Prontera fa di tutto per non far rimpiangere Fabbri e Massa. Stroppa invece dà fiducia ai suoi e negli spogliatoi evidentemente tocca le corde giuste. In campo rientra una squadra sicura di sé che schiaccia la Samp fino a farla cedere con un’altra accelerazione di Johnsen (per distacco il migliore in campo) e con la botta di Falletti per una rete tutta made in January. In generale sono tutti i grigiorossi ad alzare il livello, con speciale menzione per chi ha giocato meno: Majer non ha paura di verticalizzare, Quagliata crossa a ripetizione, Lochoshvili gioca cattivo e vince un’infinità di duelli. La vittoria finale è importante oltre i tre punti perché certifica l’unità di intenti di un gruppo numeroso in cui ognuno aspetta il proprio turno per fare la propria parte.

A MODENA CON FIDUCIA – Inizia ora un trittico di partite fondamentali prima della sosta nazionali di fine marzo. Sono tanti gli aspetti positivi che la squadra si porta via da Genova. Oltre ad avere diversi uomini riposati contro il Modena Stroppa potrà fare i conti con una fiducia ritrovata dopo i tre pareggi consecutivi. La fase offensiva è ancora da migliorare ma la strada è quella giusta: negli ultimi tre giorni i grigiorossi hanno segnato un solo gol in meno che nel resto del 2024. Ora serve confermare i progressi fatti nella seconda trasferta consecutiva e dare continuità alla vittoria di Marassi con altri tre punti: vorrebbe dire guadagnare su una tra Venezia e Como che si scontreranno nel prossimo weekend.

Nicola Guarneri

Direttore Responsabile

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