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FeralpiSalò, il ruggito dei leoni
FeralpiSalò, il ruggito dei leoni

L’orgoglio dei leoni del Garda: la FeralpiSalò, data per spacciata, è riuscita a rialzarsi e portare a casa punti pesanti per la salvezza

Salò è una piccola cittadina in provincia di Brescia, dunque non è strano che le due società siano accomunate dal simbolo del leone. Ciò, a un tifoso terzo, può far pensare alla FeralpiSalò come ad una sorta di succursale, mai in grado di raggiungere i vicini cugini. E fino a poco fa forse era così, con molti salodiani a fare il doppio tifo, o addirittura più verso i biancazzurri. Ma, sicuramente, le cose stanno cambiando. Dopo lo storico approdo in Serie B, una salvezza insperata sarebbe la definitiva affermazione del Feralpi come realtà indipendente e orgogliosa. Sul campo, la squadra ha dimostrato di meritare di portare sul petto quel leone.

MINA VAGANTE – Proprio la gara di andata contro i grigiorossi sembra essere stata il punto di svolta della stagione della FeralpiSalò, il cui status è cambiato da già retrocessa a possibile outsider per la salvezza. Un po’ il percorso inverso rispetto al Lecco. Prima dell’ 1-0 ai danni degli uomini di Stroppa, i verdeblù avevano vinto solo una gara, 2-1 proprio contro i manzoniani. Invece, dopo la sfida contro la Cremonese sono arrivate ben 5 vittorie, anche prestigiose se pensiamo al 3-2 di Marassi, al 3-0 contro il Catanzaro o al 5-1 sempre contro il Lecco. Non dimentichiamo anche il 2-2 che ha fermato il Venezia. 11 reti nelle prime 16 giornate, 22 quelle segnate nelle ultime 13 partite. Se l’attacco va al doppio della velocità, la difesa non è da meno: il confronto di rendimento dice 31 gol subiti contro 18 negli archi di tempo sopracitati. Insomma, se era sbagliato sottovalutare la FeralpiSalò prima, adesso è criminale.

FIDUCIA – Il rendimento crescente dei leoni del Garda ha spinto la dirigenza a non rivoluzionare la rosa durante il mercato invernale. La società crede nei propri tesserati, che sul campo si sono guadagnati la fiducia necessaria. Le operazioni in entrata sono funzionali a mantenere stabilità ed equilibrio, oltre che coprire eventuali lacune tattiche e di numero. Da Cruz ha salutato in direzione Fortuna Sittard, ed è stato sostituito con Dubickas dal Pisa. l’ex Cremo Parigini è passato al Lecco in cambio di Giudici. In difesa, Krastev, in prestito dalla Fiorentina, ha sostituito il partente Camporese, tornato a Cosenza. Il giovanissimo Brayan Gjyla, primo 2007 a esordire tra i professionisti in Italia, è stato girato al Sassuolo Primavera, dove potrà trovare più spazio per crescere. Infine, il portiere Minelli è passato al Novara, e subito rimpiazzato da Liverani dell’Alessandria.

LA PROBABILE – È logico aspettarsi che mister Zaffaroni si affidi ai suoi uomini migliori, data la sosta appena conclusa e la sfida che attende i verdeblù allo Zini. Ragion per cui vedremo, come al solito, Pizzignacco in porta, difeso dal trio MartellaPilatiBergonzi. Gli esterni di centrocampo del 3-5-2 saranno Felici, che si sta facendo apprezzare anche in Serie A, e l’esperto Letizia. Fiordilino davanti alla difesa a tenere le redini del centrocampo, con al suo fianco Di Molfetta, che si è sbloccato contro il Modena, e Zennaro. Non Kourfalidis: il giovane Greco ha riportato un brutto infortunio alla testa nella sfida della sua Grecia U21 contro la Bielorussia ed è in dubbio. In attacco, ancora spazio per Manzari al fianco di Karlo Butic. Ma occhio a La Mantia, che ha deciso la sfida contro i canarini.

Michele Iondini

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