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FeralpiSalò, Zaffaroni: «Vogliamo uscire indenni dallo Zini»
FeralpiSalò, Zaffaroni: «Vogliamo uscire indenni dallo Zini»

La conferenza di mister Zaffaroni in vista di Cremonese-FeralpiSalò: «Servirà una prova di spessore contro un avversario forte che vuole rifarsi»

Come la Cremonese, anche la FeralpiSalò non può quasi più sbagliare. Il netto cambio di passo dopo la vittoria contro i grigiorossi potrebbe non bastare a raggiungere la salvezza, complice l’avvio disastroso e l’ulteriore rallentamento dell’ultimo periodo, fatto di 5 sconfitte nelle ultime 7 partite. I playout sono ancora alla portata, a soli 4 punti di distanza, ma il calendario non è dalla parte dei gardesani: nelle rimanenti 8 gare, i leoni del Garda sfideranno solo la Ternana tra le squadre impegnate per non retrocedere. Di seguito, la conferenza stampa di mister Zaffaroni alla vigilia del match.

«Per me sarà un match ancora più complicato di quello perso col Parma prima della sosta, saranno necessarie coesione, qualità di gioco, mentalità per portare a casa punti da Cremona – le parole di Zaffaroni, che storicamente riesce a fare sempre punti contro i grigiorossi -. In queste settimane di sosta abbiamo lavorato per migliorarci, poi è il campo a dare il responso finale. La Cremonese punta a vincere il campionato, conosciamo le difficoltà, ma bisogna fare la nostra partita. Vogliamo uscire indenni dallo Zini e per farlo dovremo mettere in campo una prova di spessore contro un avversario che vorrà rifarsi dopo la sconfitta di Bolzano».

ATTUALITÀ – La FeralpiSalò, come detto, vuole dare seguito alle due vittorie esterne di fila e può ancora conquistare la salvezza. Zaffaroni è convinto di potercela fare: «Ci davano tutti per spacciati a un certo punto, invece siamo ancora qui – dice con un pizzico di orgoglio -. Ma è ancora presto per ogni tipo di discorso, pensiamo solo al prossimo match». Sui ragazzi a disposizione: «Valutiamo Balestrero che ha avuto un problema muscolare, Ceppitelli e Compagnon stanno meglio anche se non hanno tanti minuti nelle gambe. Da qui alla fine, coi ritmi che ci saranno, avremo bisogno di tutti».

Redazione

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