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Karma is a b*tch
Karma is a b*tch

Il gol di Migliore al 90’ permette alla Cremo di tornare da Pescara con un punto che muove la classifica. Certo che con un po’ più di coraggio…

Dopo una vita passata a farsi recuperare, la Cremo all’improvviso impara a reagire. Se dopo sei partite Baroni ha raccolto solo una vittoria sulla panchina grigiorossa, almeno concentriamoci sui fattori positivi: questa squadra non molla e quando prende gol finalmente reagisce. Quello contro il Pescara è il terzo 1-1 in rimonta dopo quelli contro Empoli e Frosinone.

Senza Arini. Baroni prosegue con il Progetto 3-5-2. La disfatta della difesa a quattro di Cosenza è ancora vivida nella mente del tecnico toscano che si affida al modulo rastelliano. Un modulo comunque ammodernato e adattato alle idee del nuovo mister. Come contro la Salernitana l’esclusione eccellente è quella di Arini: Baroni vuole una Cremo che assalti l’avversario e schiera due mezzali di corsa e qualità come Valzania e Kingsley, in modo da cercare di risolvere i problemi di solitudine di Ceravolo e Ciofani.

Con Arini. Il ProgettoTM dura meno di dieci minuti: Kingsley stramazza al suolo ed esce lacrimante in barella per un infortunio muscolare che si teme di lunga durata. Baroni si gira in panchina e si ritrova davanti a uno dei mille bivi della stagione. Se non fosse Pescara-Cremonese ma Bandersnatch il tifoso cremonese si ritroverebbe con il telecomando in mano chiamato a fare la sua scelta in pochi secondi: andare sull’usato sicuro (Arini mezzala stile Rastelli) o insistere con il ProgettoTM e inserire una mezzala più offensiva (Boultam o addirittura Soddimo)?

La legge del Karma. Come ben noto il mister sceglie l’usato sicuro e inserisce Arini per un centrocampo più coperto, nonostante nei primi dieci minuti il Pescara non abbia mai superato la metà campo. Il Karma ci mette un quarto d’ora a punire la scelta: azione sulla sinistra, cross perfetto di Migliore e palla che arriva proprio ad Arini, che con il sinistro colpisce al volo e manda alto dal limite dell’area piccola. Fossimo stati nell’episodio di Black Mirror uscito lo scorso dicembre, sarebbe bastato tornare indietro con il telecomando per cambiare la scelta. Ironic mood off: l’ingresso di un giocatore più offensivo non avrebbe garantito il gol – seppur impreciso, Arini ha ottimi tempi di inserimento – tuttavia è sintomatico che l’occasione sia capitata sui piedi del centrocampista al terzo anno in grigiorosso. Con il gioco di Baroni le mezzali devono essere sì abili ad inserirsi ma anche in grado di capitalizzare le occasioni che spesso capitano proprio sui piedi dei centrocampisti.

La solitudine dei numeri nove. Giri di parole infiniti per arrivare sempre al solito punto: ovvero, le punte. Nonostante i continui e molteplici tentativi degli allenatori che si sono alternati sulla panchina grigiorossa, il problema degli attaccanti resta centrale. E non si parla solo della loro vena realizzativa ma anche del loro coinvolgimento nella manovra e nell’abilità dei compagni di smarcarli al tiro. Contro il Pescara né Ceravolo né Ciofani sono riusciti a tirare in porta. Se tuttavia il primo ha fatto un netto passo indietro rispetto alle prime apparizioni, va detto che l’ex Frosinone ha mostrato incoraggianti segnali di crescita, andando se non altro a battagliare sui palloni alti e mettendo il fisico a disposizione dei compagni.

Karma is a b*tch. Ma torniamo alla partita perché il destino non ha ancora finito di infierire. La punizione divina sembra arrivare a dieci minuti dalla fine, quando il mancino di Galano beffa un colpevole Agazzi. Eppure, a una manciata di secondi dal novantesimo, Migliore rimette le cose a posto. Sembra uno scherzo, ma tutto avviene come nel gol del Pescara: punizione dal limite di seconda e tiro mancino che si insacca vicino al palo, complice una deviazione della barriera. L’ultimo scherzo del Karma arriva in pieno recupero. Uno stratosferico Migliore ha ancora energie per andare sul fondo, crossare di destro e trovare in area… indovinate chi? Arini, proprio lui. Il centrocampista grigiorosso stavolta fa quel che deve, spizzando bene di testa in mezzo all’area e mandando la palla all’angolino. Kastrati ci arriva e fa il miracolo, deviando in calcio d’angolo. Karma is b*tch.

Nicola Guarneri

Direttore Responsabile

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