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La Cagnina a CGR: «Promozione frutto del gruppo»
La Cagnina a CGR: «Promozione frutto del gruppo»

José La Cagnina ha parlato in esclusiva a CGR in occasione quindicinale della promozione in B: «Grandi anni in grigiorosso, i migliori per me»

Uno degli artefici della storica doppia promozione della Cremonese targata Giorgio Roselli è sicuramente José Maria La Cagnina, attaccante preso dal Pavia per spalleggiare Prisciandaro ma che, grazie al suo spirito di abnegazione, si è trovato anche a giocare anche da centrocampista e addirittura terzino: «Non ho segnato molto ma qualche gol pesante l’ho fatto – ha detto José in esclusiva ai nostri microfoni –, come ad esempio il gol all’esordio contro la Pistoiese. Poi quando giochi con giocatori come Prisciandaro, Marchesetti e Taddei devi solo “sgobbare” perché prima o poi qualcosa là davanti succede. Ovunque sono andato mi ricordano soprattutto per l’impegno profuso».


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PIACEVOLE SORPRESA – In pochi si aspettavano una Cremonese favorita, quali sono stati i segreti del successo? «Io sono convinto che la squadra sia stata costruita per stare in alto, magari non così come è successo – ha rivelato il l’ex calciatore classe 1973 –, ma altrimenti non si spiegherebbe l’acquisto di calciatori del calibro di Strada. Siamo partiti fortissimo, poi abbiamo avuto una flessione in inverno, dove ne abbiamo perse tre consecutive, e alla fine abbiamo proseguito con la cavalcata, grazie anche al ritiro di Desenzano, che ha permesso di ricompattarci».

EFFETTO GRUPPO – A fare la differenza, però, è stato un gruppo affiatato e collaudato: «Eravamo tutti amici, ci trovavamo spesso a mangiare alla Trattoria Franca e Luciano (di Livrasco,ndr). Poi non c’era invidia tra di noi, infatti il gruppo che ha vinto la C2 è stato riconfermato quasi in toto per la C1. Con qualcuno ci sentiamo spesso in una nostra chat di gruppo e a volte, quando possibile, ci vediamo anche. Come in occasione della promozione del libro di Prisciandaro». La Cagnina ha parlato anche della vacanza-premio offerta dalla presidenza alle Seychelles in caso di trionfo e del mister storico di quella duplice annata: «Il nostro rapporto è stato cementificato anche dalla vacanza premio alle Seychelles offerta dal patron Triboldi. Poi c’era Roselli, una persona schietta e sincera con tutti e che ha dato maggiore tranquillità rispetto al suo predecessore Maselli».

josé maria la cagnina

È QUI LA FESTA? – La promozione, però, è arrivata senza giocare, esattamente il 24 aprile di quindici anni fa. Arrivò per la Cremo seduti sulla poltrona di casa, a causa dei risultati favorevoli di altre squadre concorrenti: «Sarebbe stato meglio vincere sul campo. Quando al lunedì ti presenti sapendo di avere già vinto non è come festeggiare davanti a 10mila persone, cosa che è successa due settimane dopo contro il Pisa».

RAPPORTO CON LA PIAZZA – L’ex attaccante italoargentino, ora nell’Academy dell’Udinese assieme a Marcello Campolonghi (suo compagno in grigiorosso), conserva ancora un ricordo importante della città del Torrazzo: «A Cremona ho vissuto il punto più alto della mia carriera e quindi penso con piacere a quei due anni. Sono venuto anche a una festa dei tifosi e l’anno scorso a vedere la squadra quando ha vinto contro il Lecce (2-0 con doppietta Strizzolo, ndr). Tornare per lavorare? Due anni fa ci sono stati contatti per allenare nel settore giovanile, ma purtroppo non se ne è più fatto niente. Chissà, magari un domani ricapiterà».

Ringraziamo José per la grande disponibilità. È sempre bello ricordare momenti importanti della storia della Cremo.


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Nicolò Casali

Redattore

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