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Le pagelle – Sarr ci mette la pezza. Tsadjout è in ritardo
Le pagelle – Sarr ci mette la pezza. Tsadjout è in ritardo

Le pagelle di Cremonese-Catanzaro, terminata 0-0: partita senza grandi emozioni, grigiorossi fermi al palo di Afena-Gyan

SARR, voto 7
Ipnotizza Iemmello due volte: nella prima c’è fuorigioco, nella seconda compie un autentico miracolo nell’uno contro uno. Reattivo nella ripresa su Biasci, è ordinato con i piedi.

SERNICOLA, voto 6.5
Ricomincia da dove aveva finito, scodellando un’infinità di palloni in area. La sua spinta è costante, la voglia mai in discussione: qualche compagno che ha iniziato la stagione con il braccino dovrebbe prendere esempio da lui, che dopo una grande stagione in Serie A ha ricominciato con umiltà.

BIANCHETTI, voto 6
Comanda la difesa con sicurezza, nonostante il Catanzaro cerchi le imbucate attaccando la profondità se la cava sempre, chiamando la linea senza rischiare. Un po’ di immobilismo in mezzo al campo lo costringe a impostare più del dovuto, con risultati altalenanti.

RAVANELLI, voto 6
L’esperienza di Frosinone gli ha fatto bene: torna maturato, più sicuro in fase di possesso. Non ha paura di alzarsi per cercare l’anticipo, bene anche quando riparte palla al piede. Mezzo voto in meno per l’errore a fine primo tempo: si perde Iemmello, Sarr mette una bella pezza.

QUAGLIATA, voto 6
La spinta della corsia destra del Catanzaro lo frena, lui e Afena devono controllare le discese di Situm e Oliveri che si scambiano spesso di posizione. In fase difensiva non commette errori, in fase offensiva combina qualcosa solo nella prima frazione.

ABREGO, voto 6.5
Schierato a sorpresa in mezzo al campo, l’ultimo acquisto del mercato grigiorosso gioca una gara di personalità, in cui mostra qualità interessanti. Nel traffico del centrocampo non va mai in difficoltà, dà il meglio in fase di non possesso

BERTOLACCI, voto 5.5
Parte con il freno a mano tirato perché all’inizio deve telecomandare Abrego. Dovrebbe essere il play della squadra, in realtà in fase di costruzione combina poco, non trova le linee di passaggio che servirebbero per scardinare il Catanzaro. Come il compagno di reparto dà il meglio in fase di rottura. Cala vistosamente nella ripresa.

ZANIMACCHIA, voto 5.5
Tanto fumo, poco arrosto. Corre parecchio e si spreme, in fase di possesso però è confusionario e perde tanti palloni, alcuni anche molto semplici. Combina qualcosa di più nella ripresa, ci prova su punizione.

VAZQUEZ, voto 5.5
Tante ombre e poche luci. Si sa, il Mudo è così e così va preso. Nei ritmi blandi del match non riesce a fare la differenza, nonostante Ballardini lo schieri nella posizione prediletta, alle spalle di una punta di ruolo.

AFENA-GYAN, voto 6
Ballardini gli consegna la fascia sinistra e lui risponde presente. La spinta di Situm lo costringe a restare basso, si sacrifica parecchio in fase difensiva. Nonostante ciò è il grigiorosso più pericoloso nel primo tempo, i suoi inserimenti sul secondo palo sono una minaccia costante per il Catanzaro. Sfortunato quando colpisce il palo. Cala parecchio nella ripresa.

TSADJOUT, voto 5
Gli esperimenti con il falso 9 non hanno soddisfatto, così il mister riparte con la punta vera. Franck però fatica parecchio in mezzo alla morsa dei difensori del Catanzaro: tanti i duelli persi, poche le sponde per i compagni. Normale che a questo punto della stagione un attaccante con il suo fisico non abbia ancora la brillantezza necessaria a fare la differenza.


Sono entrati:

CASTAGNETTI, voto 6
Dentro a metà ripresa per Bertolacci, dà un po’ di ordine alla squadra. Si prende una bella punizione dal limite.

PICKEL, sv.

CIOFANI, sv.

BUONAIUTO, sv.


L’allenatore:

BALLARDINI, voto 5.5
Dopo un’estate con il falso 9 parte con il 4-2-3-1 e Vazquez in appoggio a Tsadjout. La coppia Bertolacci-Abrego non convince perché l’ex Genoa non ha le qualità per impostare e la manovra della Cremo ne risente. Siamo già Mudo-dipendenti. E se il Mudo non gira…

Nicola Guarneri

Direttore Responsabile

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