Dagli schieramenti scelti da mister Ballardini alle prestazioni di Collocolo, Ndiaye e Bertolacci: cosa portarsi a casa da Cremonese-Goztepe
Il pareggio per 1-1 tra Cremonese e Göztepe ha ufficialmente chiuso il ritiro precampionato grigiorosso. Al termine della gara mister Ballardini si è detto soddisfatto del lavoro svolto nella splendida Val di Pejo, ma anche consapevole che per molti (neo acquisti in primis) la migliore condizione va ancora raggiunta. In attesa delle ultime amichevoli con Giana Erminio e Genoa (in programma rispettivamente venerdì 4 agosto alle 10.30 e sabato 5 alle 18.30), ecco qualche considerazione sulla sfida di ieri pomeriggio tra la Cremo e i giallorossi di Turchia.
SCHIERAMENTO – Partiamo dalle scelte iniziali di Ballardini: come contro il Lumezzane, l’ex tecnico ha deciso di partire con un 4-3-3 composto da parecchi potenziali titolari (Sarr; Ghiglione, Bianchetti, Ravanelli, Valeri; Collocolo, Castagnetti, Bertolacci; Zanimacchia, Vazquez, Okereke), mercato permettendo. A mettersi in mostra maggiormente è stato Michele Collocolo, che dopo i primi minuti da esterno destro lo scorso mercoledì è stato schierato nel suo ruolo, quello di mezzala destra. Sono stati proprio i tanti palloni sradicati agli avversari nei primi minuti (su tutti quello che ha portato al gol di Vazquez) a creare le occasioni più pericolose per la Cremonese. Interessante anche il ruolo svolto da Bertolacci, che il mister conosce bene: l’ex Milan ha alternato momenti da seconda punta al fianco di Vazquez (soprattutto durante la fase di costruzione avversaria) ad altri (prevalenti) da mezzala pura, a cui si aggiunge la disponibilità ad agire da regista in caso di necessità. Interessante anche la partita del Mudo, che da riferimento offensivo si è abbassato spesso, soprattutto sulla destra, per rendersi più pericoloso. Giusto sottolineare la consueta tranquillità di Castagnetti, che per 45′ ha gestito senza problemi tutti i palloni toccati.
SULLE FASCE – Chi ha faticato maggiormente (ma non parliamo di bocciatura) sono stati gli esterni alti scelti da mister Ballardini: a destra si è fatto vedere poco Zanimacchia, che forse ha sofferto l’assenza di un vero numero nove a cui consegnare il pallone. Impreciso anche Okereke, che in più occasioni ha cercato di accentrarsi dalla sinistra senza mai impegnare il portiere avversario Ozcimen. Più avanzati del solito Valeri e Ghiglione, con l’ex Cesena che si è ritrovato spesso in area di rigore per servire l’assist vincente ai compagni e l’esterno destro che è andato vicino al gol con un tiro deviato (e recrimina per un’evidente trattenuta in area di rigore non ravvisata dall’arbitro). Buona anche la prestazione di Fallou Sarr, che al di là della rete subita su calcio d’angolo (uno dei fondamentali su cui Ballardini dovrà lavorare nelle prossime settimane) ha risposto presente con due ottimi interventi.
RIPRESA – Nel secondo tempo Ballardini cambia tutto e schiera un 4-4-2 con Saro in porta, Sernicola, Ndiaye, Lochoshvili e Quagliata in difesa, Sekulov, Milanese, Pickel e Afena-Gyan dietro alle punte Tsadjout-Ciofani, ma il ritmo della gara rimane piuttosto basso. A pesare, come sottolineato dallo stesso mister nel postpartita, potrebbe essere la mancanza di un giocatore che detti i tempi di gioco (servirà una mano dal mercato?). Prestazione positiva per Ndiaye, che dopo due prove da terzino destro ha agito al fianco di Lochoshvili per l’assenza di Aiwu: l’ex Vicenza ha sventato un paio di pericoli con ottimi interventi, mostrando comunque attenzione per tutti e 45 i minuti giocati. Vivace anche Felix Afena-Gyan, che ha avuto l’unica vera occasione della ripresa con un destro di prima intenzione su sponda di Ciofani. A fine gara Ballardini si è fermato a parlare a lungo con il classe 2003, da cui ci si aspetta di più nella stagione che verrà.
