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Okoli e le lacrime di chi dà tutto per la Cremo
Okoli e le lacrime di chi dà tutto per la Cremo

Il pianto di Okoli dopo la sconfitta di Lecce è il simbolo di una Cremo giovane e tenace. Per i grigiorossi il meglio deve ancora venire

Fischio finale di Lecce-Cremonese: mentre i padroni di casa corrono dai tifosi per festeggiare il sorpasso (e il potenziale primo posto), i grigiorossi tornano negli spogliatoi pieni di sconforto. Le telecamere inquadrano un disperato Caleb Okoli, in lacrime per aver segnato il beffardo autogol che ha impedito alla Cremo di portare a casa un punto d’oro, considerate le mille difficoltà affrontate in settimana. A confortarlo ci pensano Bartolomei, Gaetano e un po’ tutti i tifosi, che da casa possono abbracciare solo virtualmente il piccolo grande Caleb.

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Okoli in lacrime al termine di Lecce-Cremonese. Foto: SkySport

LA PRESTAZIONE – Il fato ha voluto che fosse proprio Okoli a colpire il pallone sul traversone di Gallo, deviandolo e rendendo imparabile per Carnesecchi. Un episodio determinante ai fini del risultato, ma che non cancella la grande prestazione del 20enne vicentino al Via del Mare, che in coppia con Ravanelli (proprio come all’andata) ha annullato un certo Massimo Coda. A proposito di fato, proprio a Lecce lo scorso anno Okoli segnò il suo primo (e sin qui unico) gol in carriera, sempre di testa e sempre in quella porta, regalando alla sua Spal la vittoria per 2-1 e fermando una squadra reduce da undici risultati utili consecutivi.

PICCOLO GRANDE – Diciamo piccolo grande perché Okoli è proprio così: un ragazzo del 2001 alto 1.87 che alla seconda stagione di Serie B si sta già affermando come uno dei migliori nel proprio ruolo. Nel girone d’andata, oltre al già citato Coda ha fermato Inglese, Okwonkwo, Diaw, Lucca, Colombo e Cerri. Imperioso nei duelli aerei e negli anticipi, nelle prossime gare lavorerà certamente sulla concentrazione che serve per essere più precisi in fase di costruzione, ma ha tutte le potenzialità per diventare un ottimo difensore centrale ad alti livelli. Le sue lacrime a fine gara sono il simbolo di una Cremonese giovane, unita e consapevole di essere in grado di potersela giocare con tutti. Un senso di appartenenza che mister Pecchia è stato bravissimo a costruire anche in ragazzi, proprio come Okoli, che nonostante siano a Cremona da pochi mesi e in prestito sono pronti a lottare per i colori grigiorossi.

IL MESSAGGIO – Il difensore vicentino ha anche pubblicato un post sui social per commentare la sconfitta di ieri: «Fa male e dispiace moltissimo per l’episodio a sfavore a 90′ dopo una splendida partita giocata da tutti. – si legge sul suo profilo Instagram-. Usciamo con una grandissima consapevolezza e voglia di andare a prendere ciò che ci spetta, da grande squadra che siamo».

Lorenzo Coelli

Redattore e Social Media Manager

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