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Palermo, l’ultimo round del 2023
Palermo, l’ultimo round del 2023

La Cremonese viaggia a Palermo per bissare il k.o. inflitto al Modena. Scopriamo i rosanero, avversari del Boxing Day

La Cremonese, dopo aver travolto il Modena allo Zini per 4-0, non può ancora godersi le vacanze natalizie. Nel giorno di Santo Stefano, martedì 26 dicembre, i grigiorossi volano a Palermo per affrontare i rosanero di mister Corini, reduci da due 3-3 consecutivi contro Parma e Como. L’ultima sfida del 2023, prima della Coppa Italia appena dopo Capodanno. Dunque, nemmeno il tempo per festeggiare il bel successo contro gli emiliani. Ma come disse Kobe Bryant: «What’s there to be happy about? Job’s not finished. Job’s finished? I don’t think so». C’è ancora un ultima missione da compiere per i ragazzi di Stroppa: espugnare il Barbera.

PER UN PELO – Dalla retrocessione in B del 2017, il Palermo ha avuto il chiodo fisso della promozione. È naturale per una piazza che, nel XXI secolo, è stata abituata alla Serie A. In realtà, i rosanero ci sono andati vicini, nel 2018, perdendo la finale playoff contro il Frosinone di Ciofani. Poi, la brusca battuta d’arresto, il fallimento del 2019. Servono 3 anni per riconquistare la serie cadetta, vincendo i playoff di C nel 2022, contro il Padova. La promozione, insieme all’acquisizione da parte del City Football Group, è sembrata portare un vento nuovo in Sicilia. L’ambizione era quella di tornare finalmente in Serie A, campionato che compete ad una società capace di portare le coppe europee in uno stadio da 36 mila posti che ha visto giocatori come Cavani, Dybala, Miccoli, spinti da una città di oltre 600 mila anime. Ma i sogni dei palermitani si sono spenti all’imbrunire della stagione. Il 9° posto esclude il Palermo dai playoff, in virtù della differenza reti in favore del Venezia, 8° a 49 punti.

ODI ET AMO – La scorsa stagione ha incrinato il rapporto tra Eugenio Corini e il tifo rosanero. Il bresciano, trapiantato a Palermo, era visto come un capopopolo, forte dei suoi anni da calciatore in Sicilia. Allo stato attuale invece, sono molti i tifosi che invocano la sua cacciata. Tanti bassi, in mezzo ad alti che non bastano a saziare l’ambizione della piazza, che, come detto, ha tutto il potenziale per sognare in grande. I 29 punti e il 5°posto nascondono le tante occasioni perse dalla squadra di Corini: ultime in ordine cronologico, i due pareggi per 3-3 contro Parma e Como, capaci di rimonta i siciliani nei minuti finali. Pesano inoltre le sconfitte con Lecco, Cittadella e Samp, ben più indietro in classifica. Eppure, la vittoria dominante per 3-1 con cui le aquile avevano espugnato il Penzo di Venezia a settembre, aveva dato un assaggio della reale forza, in potenza, della compagine palermitana.

TESORETTO Il Palermo è una delle potenze economiche del campionato. Lo dimostra il bilancio del mercato estivo, chiuso con un passivo di oltre 10 milioni secondo Transfermarkt. Tanti giocatori di assoluto livello per la categoria sono arrivati in quel di Palermo, ma il vero colpo per i rosanero è stato la permanenza di Matteo Brunori, a lungo cercato anche da club di Serie A. Per affiancarlo, sono stati ingaggiati Roberto Insigne, Federico Di Francesco e Leonardo Mancuso. Ma la rosa di Corini si è rinforzata in ogni reparto, a partire dalla difesa: l’esperto di promozioni Lucioni, Ceccaroni dal Venezia, il terzino Lund dall’Hacken e il portierino dell’Italia U21 Desplanches. A centrocampo, invece, sono giunti in Sicilia Henderson dall’Empoli, Mamadou Coulibaly dalla Salernitana e il giovane serbo Vasic, pescato dal Padova.

LA PROBABILE – Per l’ultima partita prima della sosta invernale, ci si aspetta una formazione titolare di prime linee. Pigliacelli ha il posto fisso tra i pali, mentre la difesa è in emergenza: Lucioni ha saltato la trasferta di Como per un fastidio muscolare ed è in dubbio, l’ex Marconi è squalificato per tre giornate dopo l’ingenuità che ha regalato il pareggio su rigore ai lariani, mentre Ceccaroni è ancora out dopo l’infortunio contro il Brescia. Quindi, potremmo vedere Lund sulla sinistra, Nedelcearu e Graves centrali, con Mateju sulla destra. A centrocampo Claudio Gomes e Stulac si giocano il posto al fianco di Henderson e Segre, reduce da due gol consecutivi. Il tridente Brunori-centrico verrà completato da Di Francesco e Insigne.

Michele Iondini

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