Renzetti ai microfoni di Riccardo Mancini: «A Cremona c’era tutto per far bene, è un peccato. Ceravolo è un matto, mi chiama Principino»
Ospite del programma BatHome del telecronista di Dazn Riccardo Mancini, Francesco Renzetti ha parlato, tra le altre cose, della stagione sottotono della Cremonese e del suo addio di gennaio. «A Cremona c’è tutto per fare bene: stadio, centro sportivo, proprietà ambiziosa… È un peccato. Ma quest’anno quando si scendeva in campo non ci sentivamo più forti degli altri, ed era dura. I tanti cambi di allenatore sono stati lo specchio della situazione che c’era».
SPOGLIATOIO – L’ex Genoa ha poi parlato di alcuni suoi compagni di spogliatoio, tra cui Ceravolo: «È il classico ragazzo che devi conoscere, fa scherzi e battute tutto il giorno ma non diresti mai che è così. A Parma viviamo a 50 metri l’uno dall’altro e non lo sapevamo, quest’estate ci rivedremo sicuramente. I miei compagni mi sfottono sempre e mi chiamano principino, Ceravolo in primis, perché sono nato nel principato di Monaco». Per quanto riguarda le famose gare di Mario Kart con Palombi e Caracciolo, Renzetti ammette: «Non me ne voglia Simone, ma Antonio è più forte. All’inizio ci bastonava, ma poi il livello si è pareggiato (ride,ndr)». Per ultimo, ecco Castrovilli: «Con lui avevo un buonissimo rapporto, e per me poteva giocare tranquillamente in A. Non mi aspettavo facesse così bene: l’anno scorso fece un girone d’andata sottotono per qualche piccolo infortunio, ma nel ritorno è stato un vero trascinatore».