Il neopromosso Pordenone rischia di vedersi smorzare l’entusiasmo. Ma c’è un regolamento federale in soccorso suo e dei suoi tifosi
Carpi e Pordenone divisi da stati d’animo differenti ma uniti da un possibile destino comune. I primi sono appena ritornati in Serie C dopo un progressivo smantellamento, mentre i secondi stanno festeggiando la loro prima storica promozione in Serie B. Entrambi, però, rischiano di scomparire dalla geografia calcistica, almeno come denominazione. Gli emiliani, infatti, potrebbero essere assorbiti dal Modena (secondo in Serie D dietro alla Pergolettese), i secondi invece dal Treviso (ora ultimo in Eccellenza).
Artefice della rinascita trevigiana ci sarebbe l’imprenditore Massimo Zanetti, mister Segafredo, che già ha sponsorizzato il club quattro volte dalla fine degli anni ’80 a oggi. Ricordiamo però che il regolamento della Federcalcio prevedente lo spostamento eventuale solo tra comuni confinanti e non tra regioni. Quindi non è da escludere anche una fusione con il Montebelluna (Serie D) o il Nervesa (anch’ella in Eccellenza ma condannata ai play-out).
Ad ogni modo, il club friulano dovrebbe giocare le proprie partite casalinghe a Udine, nell’attesa che venga costruito il nuovo stadio. Secondo Pordenoneoggi sarebbero spuntati già due costruttori disponibili.