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Stroppa: «Fondamentale la continuità di risultati da qui alla fine»
Stroppa: «Fondamentale la continuità di risultati da qui alla fine»

La conferenza di Stroppa pre Cremonese-FeralpiSalò, valida per la 31ª giornata: «Serve riuscire a portare a casa ciò che creiamo»

La Cremonese non può quasi più sbagliare. Contro il Südtirol se n’è andato il primo jolly, e da qui a fine stagione, difficilmente i ragazzi di Stroppa ne avranno più di un altro. Ragion per cui sarà fondamentale liquidare la FeralpiSalò con ogni mezzo possibile. Ovviamente senza supporre che sarà semplice, la squadra di Zaffaroni si è dimostrata ben più pericolosa rispetto a quella che arrivava alla gara di andata. La sosta può aver dato modo ai grigiorossi di lavorare ulteriormente e con più calma sui propri difetti, come la mancanza di freddezza negli ultimi 16 metri, evidenziata dal primo tempo di Bolzano. Di seguito, la conferenza stampa integrale di mister Giovanni Stroppa alla vigilia del match.

Domani partita delicata, la FeralpiSalò cerca di uscire dalla sabbie mobili della bassa classifica. Che spirito dobbiamo aspettarci dalla Cremo?
«Noi dobbiamo continuare a lavorare come fatto fin ora. Ovviamente non commettendo gli errori fatti a Bolzano. La partita è da vincere, ma non sarà facile, l’abbiamo visto anche all’andata. La FeralpiSalò non merita la classifica che ha, ha uomini importanti, è allenata molto bene, senza le difficoltà iniziali avrebbe una classifica diversa. Dovremo mettere in campo le armi necessarie a vincere».

Rivedremo Collocolo dall’inizio? Ha colto l’occasione della sosta per provare la convivenza di Falletti, Johnsen e Vazquez?
«No, non li ho provati. Anche se ho sempre detto che è una cosa che mi alletta. C’è la possibilità magari in allenamento, ma in partita servono altri equilibri. Su Collocolo abbiamo ancora un allenamento per decidere, vedremo».

Come sta la squadra? Siete riusciti a mantenere in circolo la rabbia post Bolzano?
«La rabbia è aumentata, c’è la volontà di rimettersi in carreggiata con una prestazione di livello. La squadra sta benissimo, abbiamo recuperato quasi tutti a parte Tuia, i nazionali sono rientrati in ottimo stato e abbiamo lavorato bene».

Lunedì inizia un mini campionato, quali saranno i valori più importanti da mettere in campo in queste ultime 8 partite?
«La continuità, penso sia fondamentale soprattutto ora che il tempo stringe e ogni errore può costare caro. Dobbiamo fare più punti possibili».

Fin qui, Johnsen ha giocato poco per quello che sappiamo. È stato il grande colpo del mercato e i tifosi da lui si aspettano tantissimo da qui alla fine. Torna con quanta cattiveria e voglia di incidere?
«L’ho visto benissimo durante la sosta. È un giocatore straordinario, nonostante abbia fatto prestazioni altalenanti al di là delle assenze. Deve inserirsi meglio e con più continuità nel nostro contesto. Anche noi ci aspettiamo molto, non solo i tifosi».

È possibile che vedremo uno Johnsen più avanzato in campo rispetto a Vazquez come spalla di Coda?
«In realtà, nella loro zona succede già spesso questa cosa. I due gol a Genova arrivano con Johnsen che si accentra e va sotto punta. Addirittura se attacca la profondità agisce da prima punta. Al di là dell’impostazione iniziale conta il movimento. Le loro qualità gli permettono di non essere condizionati dal ruolo».

Dal punto di vista tattico cosa si aspetta dalla FeralpiSalò e su cosa avete concentrato l’attenzione in allenamento?
«La FeralpiSalò adotta il nostro stesso sistema di gioco, ha molto coraggio, fa una bella fase difensiva e ha giocatori di qualità».

Che cosa insegna la partita di andata?
«Io l’ho rivista anche stamattina con la squadra. Devo dire che la squadra non ha fatto così male come pensavo. Abbiamo sbagliato certo, era una partita da non perdere. Come è successo spesso, anche a Bolzano, quando hai occasioni devi sfruttarle. Abbiamo concesso poco, ma sicuramente a livello di gioco eravamo stati inferiori al solito. È una partita di duelli, dato che le due squadre sono a specchio, questa è una chiave».

Al netto della sua esperienza e del rapporto costruito in questi mesi, quali qualità serviranno per gestire questo periodo?
«Al momento c’è poco da motivare, la squadra è concentrata e determinata. È un piacere vederli così in allenamento. A me basterebbe vedere in partita ciò che facciamo in settimana. L’unico grande cruccio è riuscire a portare a casa ciò che creiamo. Per il resto è davvero bello allenare questa squadra, non posso disconoscere ciò che abbiamo fatto fin qui».

È chiaro che vogliate guardare partita per partita, ma è altrettanto evidente che, guardando il calendario, il momento clou riguarderà le trasferte consecutive con Catanzaro e Venezia. Crede che lì si deciderà tutto in chiave promozione diretta?
«L’importante è dare continuità guardando a casa nostra. Poi si vedrà cosa succederà. Se le altre vanno forte, noi dobbiamo fare altrettanto. Il tempo per pensare è poco, dobbiamo concentrarci sul fare più punti possibili».

C’è chi dice che oltre ad arrivare nelle prime due è importante consolidare il 3°/4° posto per i playoff…
«Se la domanda mi fosse stata rivolta 5 mesi fa ti avrei detto che dovevamo sperare nei playoff, ma è già da tanto che lottiamo per il secondo posto. Noi siamo pronti a tutto. L’importante è portare a casa ciò che meritiamo».

Altre squadre hanno spezzato la sosta con un’amichevole, noi no. Poi un pensiero alla Primavera.

«Abbiamo fatto una partita a tutto campo a metà sosta. Semplicemente con 4 difensori fuori veniva difficile presentarsi per un’amichevole. Bellissimo percorso della Primavera, se lo meritano tutto e dà lustro alla società».


Fonte: dal nostro inviato al Centro Arvedi Michele Iondini
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Michele Iondini

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