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Stroppa: «Troppo pochi gol rispetto alle occasioni create»
Stroppa: «Troppo pochi gol rispetto alle occasioni create»

La conferenza di Stroppa alla vigilia di Cremonese-Palermo, sfida valida per la 26ª giornata: «Rientra Pickel, oltre a Majer e Johnsen»

Domani, sabato 24 febbraio alle 14:00 allo Stadio Zini, arriva il lanciatissimo Palermo di Corini, reduce dal miglior momento della propria stagione. La cornice di pubblico attesa è degna della Serie A, a rispecchiare le ambizioni di entrambe le società. La Cremonese, però, non arriva alla gara nel modo più brillante possibile, dopo due pareggi costati il pericoloso avvicinamento delle dirette rivali in classifica, rosanero compresi. Ripartire contro un avversario che ha rifilato tre reti al Como non è certo il compito più facile, ma è fondamentale che il fortino dello Zini, inespugnato da ottobre, non cada. Sullo sfondo di questa sfida tra titani, c’è Como-Parma. Di seguito la conferenza stampa integrale di mister Giovanni Stroppa alla vigilia della partita.

La gara contro il Palermo non è decisiva, ma la Cremo, dopo aver fatto tanto per arrivarci, ha il compito di difendere la posizione.
«Giocheremo come sempre, cercando di trovare la vittoria, con massima concentrazione e determinazione. Ci saranno ancora tante gare dopo questa. Sarà bellissimo giocarla, e bella da vedere per gli spettatori. Stadio di categoria superiore, con pubblico di categoria superiore che vuole vedere squadre di categoria superiore».

Corini in conferenza ha detto che vincerà chi avrà più coraggio. Ma basterà?
«Servirà, ma servirà anche portare in campo le proprie idee. Si affrontano due squadre molto ma molto competitive e i dettagli possono fare la differenza. Ci sono tante sfumature, tante situazioni da tenere in conto. Sicuramente c’è più del coraggio».

Ha analizzato la partita di Ascoli? Ha metabolizzato ciò che non è andato come doveva?
«La partita non l’ho rivista tutta ma me la ricordo bene. Faccio una considerazione: dopo la gara c’era delusione, non abbiamo dato peso al punto fatto. Invece, con i risultati delle altri ci siamo ritrovati nuovamente secondi da soli proprio grazie a quel punto. La partita è stata complicata, l’Ascoli ha cercato di non farci giocare, ma poi, alla fine, le occasioni migliori sono state le nostre. Non abbiamo fatto ancora nulla, lo ripeto. Domani c’è un’altra gara importante che non cambia il nostro percorso. Vedremo chi mollerà da qui alla fine, noi sicuramente no».

Domani torna Johnsen, ha già idea di dove collocarlo in campo?
«Tornano anche Majer e Pickel. Tante frecce all’arco e sono contento. La rosa è migliorata nella competitività rispetto a quando sono arrivato. Oggi ho scelta, ed è bello».

Palermo che passa da un gioco più attendista, già visto all’andata, ad un gioco più di dominio nella metà campo avversaria. Come cambia dunque l’approccio alla gara? Quali contromisure dovrà prendere la Cremonese?
«Io non so cosa farà il Palermo. So cosa faremo noi e come lo faremo. Non credo che il Palermo si discosti molto dalla partita d’andata per il modo di interpretare la gara. Bisogna vedere chi avrà il predominio del campo. Sicuramente le transizioni saranno importanti, si affrontano due squadre veloci. Conosciamo le loro qualità, ma noi metteremo in campo le nostre».

Nelle prime sei di ritorno la Cremo ha trovato dei muri da scavalcare. Con il Palermo ci si aspetta una gara più ordinata e a viso aperto, più simile alla Cremonese.
«Abbiamo idee in comune, ma poi ognuno ha le sue individualità. Una gara così può essere portata su episodi e palle inattive. Credo che siamo sullo stesso livello, d’altronde abbiamo un punto di distacco. Serve spensieratezza, volontà di fare le cose per bene. Senza allegria non si va da nessuna parte. Giocheremo come sempre, cercando di fare la partita».

Il Palermo in trasferta cambia, con la FeralpiSalò ha rischiato, come all’inizio contro il Como. Vanno azzannati o studiati, in campo?
«Non lo so cosa succederà. Il nostro spartito non cambia, così come il loro. Io ho ancora in mente gli errori della partita precedente contro di loro, e nonostante tutto avevamo fatto un certo tipo di gara».

Le altre in alto prendono tanti gol. Crede che alla lunga la solidità difensiva possa andare a nostro favore?
«Pensa che io, invece, ho sempre il pensiero in testa di aver fatto troppo pochi gol rispetto alle occasioni create. Sicuramente è una statistica eccellente, ma io ho in testa ciò che non concretizziamo, mi dà fastidio. Io sono sempre stato per fare un gol in più dell’avversario».

Anche in difesa ci sono riflessioni in corso?
«Marrone sta crescendo molto, anche Lochoshvili sta crescendo davvero tanto, stamattina gli ho fatto i complimenti, mi piace perché adesso è libero di testa. Ha dimostrato di essere il primo cambio in difesa. Sicuramente ho delle opzioni in più anche dietro. La squadra è competitiva in tutti i reparti».

Un’altra opzione in difesa potrebbe essere Sernicola arretrato per arginare la velocità delle ali avversarie, visto che ha fatto bene contro la Regia?
«Non c’è bisogno. Era stata un’eccezione nonostante la partita straordinaria. Può fare quel ruolo, ma diventa un’opzione nel momento in cui ho qualcuno in gran forma da mettere al suo posto».

Chi manca?
«Collocolo, Tuia, Buonaiuto e Sarr».


Fonte: dal nostro inviato al Centro Arvedi Michele Iondini
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Michele Iondini

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