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Sudtirol, Bisoli: «Non ci siamo solo difesi, abbiamo giocato a calcio»
Sudtirol, Bisoli: «Non ci siamo solo difesi, abbiamo giocato a calcio»

Dopo Cremonese-Sudtirol, le parole in conferenza del tecnico dei biancorossi Bisoli: «Dispiace per i miei ex tifosi, ma questo è il calcio»

Il tecnico del Sudtirol Pierpaolo Bisoli, al termine della partita dello Stadio Zini vinta dalla sua squadra contro la Cremonese, ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue parole al completo rilasciate ai giornalisti presenti.

Mister bentornato. Gironata felice perché ha segnato anche suo figlio Dimitri al Brescia.
«Lui starà a casa sua, appena abbiamo la possibilità festeggeremo assieme. So che ci tiene. Oggi sono contento per il mio Sudtirol, abbiamo giocato alla pari contro una corazzata. Non cambierei nessuno dei miei giocatori, poi può succedere di perdere due partite. Capita a tutti. La sosta non è stata felice dopo quei due k.o., ma abbiamo fatto capire che ci siamo e che i giovani che abbiamo sono bravi e interessanti. Abbiamo preso qui quello che ci è stato tolto a Catanzaro e col Palermo».

Sudtirol concentrato e applicato, cinico nelle ripartenze.
«Vero, ma dopo 4 minuti stavamo per segnare, eravamo davanti al portiere. Poi la palla dentro di Cisco, il palo con gol annullato, l’autorete… Non ci siamo solo difesi, abbiamo giocato. Faccio i complimenti a tutti, sono contento anche di Kofler, classe 2005, che è entrato nei minuti finali e ha dato solidità. Chiaro che mi dispiace per i miei ex tifosi e la mia ex società, questo è il calcio. Ma oggi sono orgoglioso per la mia squadra».

Odogwu voleva toglierlo prima del gol?
«No, avrei giocato con due punte forti. La Cremonese non teneva molto palla, noi dovevamo sfruttare. Odogwu giocatore per noi fondamentale, è un pupillo. Casiraghi e Cisco hanno fatto molto bene, spaccano le partite: Casiraghi ha una visione del calcio differente dagli altri. Per 10-15 minuti la Cremonese ci ha messo sotto a inizio ripresa, lì ho detto: “Se non metto la punta che tiene palla, è un problema”. Poi però quando stava entrando Pecorino, Cisco ha fatto una cavalcata e ci siamo rimessi a posto. Ciervo? Grande prospettiva, è classe ’98 e ha un passo importante. La più grande scoperta però è Kofler, su cui ho già detto ottime cose».


Fonte: dai nostri inviati allo Stadio Zini Andrea Ferrari e Nicola Guarneri
Ogni replica, anche se parziale, necessita della corretta fonte CUOREGRIGIOROSSO.COM

Andrea Ferrari

Caporedattore, Content Manager e Social Media Manager

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