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Vazquez: «Siamo sulla giusta strada»
Vazquez: «Siamo sulla giusta strada»

Franco Vazquez ha parlato così in conferenza stampa: «Mi piace non dare riferimento agli avversari per sorprendere»

Una sua rete, la prima in campionato, ha portato i 3 punti nell’ultima trasferta in campionato, in casa del Cittadella. Franco Vazquez ha parlato del momento suo e della Cremonese questa mattina presso il Centro Sportivo Giovanni Arvedi. Questa la conferenza completa.

Quanto ti mancava il gol?
«Ovviamente è importante e mi mancava. Ci sono andato vicino altre volte ma non ho avuto molta fortuna. L’importante era averle le occasioni. Non sono uno che segna tanto, a parte le ultime stagioni a Parma, ma non è una cosa abituale. Questo mi dà fiducia e spero di segnare di più».

A Cittadella, dopo il tuo gol, l’immagine forse più bella è stata l’esultanza con abbracci di gruppo. Può essere la svolta?
«Speriamo, è stato bello vincere all’ultimo. L’abbiamo meritato, il gruppo è fantastico e speriamo di raggiungere più vittorie».

Martedì stesso avversario e anche lì ci si è un po’ complicati la vita da soli
«Sì, nel secondo tempo siamo entrati in campo bene e dopo il gol e la loro espulsione la partita era alla nostra portata. Poi sono riusciti a pareggiare, ma l’abbiamo ripresa soltanto alla fine».

Il passaggio del turno ha garantito un’altra sfida a Roma contro il tuo ex compagno Dybala. Vi siete già sentiti?
«Sì, siamo amici e ci sentiamo spesso. Sarà bello rivederlo anche se deve pensare prima a guarire dal suo infortunio».

Il gol è arrivato arrivando da dietro a sorpresa. È quella la tua posizione ideale?
«Negli ultimi due anni a Parma ho giocato da riferimento, ma così credo di fare bene perché ho più libertà di sorprendere. Ma è una cosa che dovremmo fare tutti, non solo io o Massimo».

E a proposito di Coda, com’è avere un compagno di reparto come lui?
«È troppo importante, aiuta la squadra, ha esperienza e conosce il campionato. Speriamo che continui così».

Ballardini è stato uno dei motivi per cui sei venuto a Cremona, come hai preso il suo esonero?
«Ho scelto Cremona anche perché volevo rimanere in Italia dopo che il Parma non mi ha rinnovato il contratto, e qui c’è un bel progetto. Ovviamente non ho preso bene l’esonero, così come tutto il resto del gruppo. Anche perché un giocatore quando va in una nuova squadra non è che pensa che di lì a poco cambiano l’allenatore. Ma purtroppo le cose non sono andate benissimo, e nel calcio funziona così, contano i risultati».

Ora bisognerà tornare a vincere anche in casa. Vi siete dati una spiegazione del perché di queste difficoltà allo Zini?
«No, non abbiamo una motivazione. Sappiamo che è importante vincere e fare bene davanti al proprio pubblico e la cosa ci rattrista. Tante volte ci siamo andati vicini, come contro la Sampdoria e l’Ascoli».

Il tuo curriculum, sommato alla tua età, ti rende uno dei punti fermi dello spogliatoio assieme ai vari Ciofani e Coda. Quanto conta l’esperienza in un campionato come la Serie B?
«Tanto, ma anche nel calcio in generale. Stiamo lavorando bene, seguendo al meglio le idee del mister. C’è tanto da fare, ma credo che siamo sulla strada giusta. Io personalmente non sento la pressioni, anzi mi piace la responsabilità. Siamo tutti giocatori importanti, so che da me ci si aspetta il gol o l’assist. So di non essere un giocatore comune perché oggi il calcio è più fisico. La mia tranquillità in campo nasconde coraggio e grinta».

I tuoi ex compagni del Parma sembra stiano già scappando in classifica
«Il Parma ha finito bene lo scorso anno e sta continuando su quella scia. Manca ancora tanto per capire se potranno proseguire così. Noi siamo lì, poi a gennaio inizierà un altro campionato».


Fonte: dal nostro inviato Nicolò Casali
Ogni replica necessita della corretta fonte CuoreGrigiorosso.com

Nicolò Casali

Redattore

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